Otto marzo, Perretti: rispetto persona questione di civiltà
Per la presidente della Commissione regionale pari opportunità “tutti vanno valorizzati e rispettati nella loro diversità, bandendo ogni forma di discriminazione”
“La Commissione regionale per la parità e le pari opportunità è una squadra di donne che opera sul territorio per la promozione della cultura di identità paritaria. Il nostro dovere è manifestare i diritti delle pari opportunità”.
Così la presidente dell’organismo Margherita Perretti che in occasione della giornata dell’otto marzo aggiunge: “Le differenze non sono distanze, ma percorsi da fare insieme, nella Commissione, nella società e tra le Istituzioni, perché ogni differenza è un’opportunità che noi dobbiamo saper cogliere e valorizzare.
In una società democratica il rispetto della persona in quanto tale è questione di civiltà e di cultura, tutti vanno valorizzati e rispettati nella loro diversità, bandendo ogni forma di discriminazione”.
“Come donne – continua – abbiamo ancora una strada lunga ed in salita da percorrere: un tasso di occupazione femminile in Italia del 56 per cento contro il 75,1 per cento di quello maschile, che nel Mezzogiorno crolla drasticamente al 30 per cento; una differenza salariale e pensionistica ancora tutta da colmare; carenza di misure di conciliazione, per cui l’impiego part-time, che concerne una donna su tre, è più spesso subìto, che una libera scelta.
I casi di violenza di genere, definiti dalla Convenzione di Istambul come una violazione dei diritti umani ed una forma di discriminazione, nel 2019 hanno registrato 88 vittime al giorno, ed è sempre più preoccupante l’emergere della violenza online.
La Conferenza di Pechino del 1995 rappresenta un momento di svolta nel modo di approcciare il tema della parità di genere: diventa una questione di diritti umani e di condizione essenziale per lo sviluppo socio-economico. Eppure, dopo 25 anni, le problematiche sono sempre le stesse”.
“L’obiettivo della parità – prosegue – ha come precondizione l’emancipazione economica, sociale e culturale delle donne, quinto obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, che implica essere economicamente indipendenti, essere rappresentate equamente nella società, svolgere un ruolo paritario in tutti gli ambiti della vita ed acquisire più potere nella vita pubblica”.
“Mettendo a disposizione le nostre diverse esperienze professionali ed umane, noi donne componenti la Commissione regionale di parità – conclude Perretti – con impegno, determinazione e gioco di squadra lavoreremo insieme per un unico obiettivo, i diritti delle pari opportunità”.