La CGIL di Senise e la sanità locale
Due anni fa la CGIL Basilicata organizzava “Giù le mani dalla sanità”, una campagna per sensibilizzare i cittadini sulle criticità della sanità lucana (precarizzazione del lavoro e lottizzazione politica della sanità) tenutasi in molti comuni della Basilicata, tra cui Senise: ma la politica zonale era, ahimè, assente.
Ora, con questa grave emergenza, si lanciano petizioni per chiedere di effettuare tamponi a tappeto e di utilizzare l’ospedale di Chiaromonte come struttura emergenziale Covid-19. Una situazione che ha del paradossale: in un momento come questo, una decisione del genere andrebbe presa a prescindere da iniziative dal basso.
Certo, questo è il momento meno adatto per le polemiche; tuttavia bisogna sottolineare che la nostra regione, carente di strutture ospedaliere nonché di personale sanitario, ha sprecato molte opportunità in nome del solito, becero clientelismo: mentre la politica utilizzava le risorse “altrove”, il diritto universale alla salute dei cittadini, soprattutto nell’ area sud, veniva vergognosamente soppresso.
Un sistema sanitario non si costruisce dall’oggi al domani: ce ne stanno dando dimostrazione la Lombardia e l’Emilia Romagna, che pur essendo modelli esemplari di sanità, sono oggi in grande difficoltà.
In questo momento drammatico possiamo contare solo sulla prevenzione: impegniamoci a non uscire di casa!
Quanto sta accadendo ci deve far riflettere: quante scelte sbagliate sono state fatte con il consenso – e grazie all’indifferenza – dei cittadini, ed oggi stiamo a piangere sui disastri perpetrati…
In breve, la domanda è: quando lo stato di emergenza passerà, a chi affideremo la ricostruzione del sistema sanitario lucano? Ai soliti noti? O daremo spazio finalmente alle competenze ed alla professionalità?
Non ci resta che attendere e confidare in un minimo di buon senso. Intanto, colgo l’occasione per ringraziare tutti i lavoratori che si prodigano per evitare ulteriori disagi: i trasportatori, gli operai delle filiere agroalimentari, il personale sanitario, e tutti coloro che in questo momento tragico s’impegnano affinché il sistema socio-economico lucano e nazionale non collassi definitivamente.
Pina De Donato
Responsabile CGIL Senise