Coronavirus, Ferrari pronta a produrre ventilatori e respiratori
L'azienda di Maranello scende in campo con FCA e Marelli al fianco di Siare, con l'obiettivo di raddoppiare la produzione settimanale di dispositivi da distribuire negli ospedali
Anche la Ferrari è pronta a scendere in pista per sfidare il Coronavirus. Ferrari, insieme a FCA e Marelli, andrà a sostenere l’impegno di Siare, l’azienda bolognese specializzata nella produzione di respiratori polmonari per le terapie intensive, che ha da poco siglato un maxi accordo di fornitura con la Protezione Civile Nazionale.
L’obiettivo di Ferrari sarebbe raddoppiare la produzione settimanale dei macchinari, passando dai 150 attuali a 300. Per raggiungere questo risultato, a fianco del team Siare arriverà personale tecnico specializzato di Fca, Ferrari e Marelli. Al vaglio ci sarebbe anche la possibilità di esternalizzare parte della produzione nello stabilimento di Maranello.
Gli altri partner in gioco
Oltre a Ferrari e Fiat Chrysler anche Magneti Marelli, multinazionale specializzata nella fornitura di prodotti e sistemi per l’industria automotive, potrebbe essere della partita.
Secondo quanto dichiarato dal direttore generale della Siare, Gianluca Preziosa, a Reuters, la trattativa con questi colossi dell’automobile ruota attorno alla possibilità di supporto soprattutto nella produzione delle parti elettroniche. L’altra opzione praticabile, sul tavolo dell’incontro del 19 marzo 2020, è di esternalizzare parte della produzione di parti dei ventilatori polmonari negli stabilimenti dei partner.
Maranello già in prima linea
Una fonte interna vicina a Ferrari ha rivelato a Reuters che l’azienda era già pronta a iniziare la produzione di parti di ventilatori polmonari nel suo quartier generale di Maranello, che si trova nei pressi degli stabilimenti Siare.
Tuttavia, la decisione di Ferrari non era stata ancora formalizzata. Secondo Preziosa, la discesa in campo dei big player del mondo dell’automobile potrebbe favorire enormemente l’attività produttiva. Il maggior potere d’acquisto di questi colossi, infatti, potrebbe garantire alla Siare grandi vantaggi nell’approvvigionamento delle materie prime necessarie per la produzione dei dispositivi.