COMPRARE LOCALE E’ UNA SANA ABITUDINE
CAMPAGNA SOCIAL A CURA DELLA NUTRIZIONISTA MARIA ANTONELLA CATENACCI E DEL VICEPRESIDENTE NAZIONALE AGIA-CIA RUDY MARRANCHELLI
L’importanza di comprare cibo locale è da sempre ribadita e giustificata dai tanti benefici che i prodotti locali apportano a chi li consuma, ma in un periodo come questo comprare locale risulta ancora più importante.
Un’intervista a due, con il Presidente Regionale e Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli della CIA Rudy Marranchelli e la Nutrizionista Antonella Catenacci, invita a “comprare locale” raccontando tutti i perché.
“Non amo la definizione Km0, se interpretata letteralmente quasi una pubblicità ingannevole, mi piace parlare di cibo di prossimità o se vogliamo di Km sostenibile – racconta Rudy Marranchelli –
Acquistando in azienda o nella piccola bottega di fiducia che intrattiene rapporti diretti con il produttore agricolo (che volendo può organizzare degustazioni e visite nei campi).
Nei comuni lucani sono tantissime. Quella del cibo di prossimità è una scelta che ognuno di noi può fare singolarmente, producendo effetti benefici per tutti perché Il CIBO di PROSSIMITA’ (o Km sostenibile) è BUONO (non dovendo affrontare lunghi viaggi, viene raccolto al giusto grado di maturazione;ci permette di conoscere la zona di produzione e il produttore, che sarà lieto di ospitarvi in azienda; solitamente sono aziende tradizionali improntate su un’agricoltura di qualità, piuttosto che di quantità; non ha bisogno di stoccaggio in celle e camion frigo, che riduce le qualità organolettiche (e non solo) degli alimenti) SANO (non ha bisogno di una shelf-life lunga (ovvero il tempo che intercorre fra la produzione e il consumo del prodotto), spesso si parla di “raccolto e mangiato” permettendo al prodotto di conservare le proprietà nutrizionali e funzionali; parliamo di un’agricoltura che cerca di ridurre al minimo la difesa fitosanitaria, in molti casi non utilizza prodotti di sintesi (az. bio); il rapporto di “prossimità” e fiduciario tra produttore e consumatore (o piccolo rivenditore) annulla le ipotesi di contraffazione e pirateria alimentare; si rispetta la stagionalità) GIUSTO (la riduzione degli anelli della filiera permette al produttore di avere un ricavo adeguato e al consumatore un prezzo congruo; si riduce l’uso di plastica (packaging essenziale), l’uso di risorsa idrica ed energetica (lavaggio e altre operazioni di lavorazione e stoccaggio post raccolta),le emissioni di co2 in atmosfera (il riferimento non è solo al trasporto, ma a una serie di performance ambientali su tutta la catena produttiva); si aiutano le piccole aziende a preservare la biodiversità animale e vegetale; si rispetta il benessere animale) DIVERTENTE (ti permette di trascorrere del tempo tra la natura; gli agricoltori sono orgogliosi del loro campo, amano condividere esperienze e raccontare i “frutti” del proprio lavoro; ti consente di conoscere le fasi produttive e il territorio; perché mangiare sano … rende felici)”