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Space Economy: dopo il lancio di Elon Musk è ora di dare spazio ai privati

Il lancio dello shuttle privato di Elon Musk segna un passaggio epocale dell’industria della space economy.

Un settore enorme come la conquista della spazio passa da industria governativa a realtà aperta ai privati, nel segno di riduzione dei costi di accesso allo spazio, efficienza e crescita di nuove aziende nel mondo.

Dopo nove anni dal volo dell’ultimo space shuttle, su una rampa di Cape Canaveral c’è una capsula con due astronauti americani pronta a partire verso la stazione spaziale internazionale grazie al razzo Falcon 9 della compagnia privata SpaceX.

Il successo del lancio della Crew Dragon, rinviato a sabato 30 maggio a causa delle condizioni meteo, inaugurerà l’era dei voli spaziali commerciali con equipaggio umano.

Crew Dragon di Elon Musk e Starliner di Boeing sono punti di riferimento fondamentali nell’industria dello spazio che è in piena evoluzione.

Tutto il mondo è in qualche modo collegato a quello che succede negli Stati Uniti, dove c’è la vera space economy. Neppure Cina e Russia da questo punto di vista non possono fare altro che seguire questi nuovi attori americani

In Europa c’è un grande bisogno di ridurre la frammentazione dell’industria spaziale promuovendo investimenti e crescita con strumenti di equity, di debito e di corporate venture capital, che è forse l’unico sistema accelerare nuove start-up da parte di aziende più grandi.

Lo spazio è diventato un’opportunità commerciale importante, crea ricchezza e opportunità economiche. Non è più solo un luogo riservato alla ricerca e a programmi gestiti da enti governativi.

“La Tesla (NASDAQ:TSLA) non è un’azienda automobilistica, e non è un’azienda tecnologica. Forse sarebbe meglio definirla come una nuova General Electrics, e ha appena iniziato.

Ecco come potrebbe dominare il mondo del business globale. Elon Musk è l’Edison del 21° secolo. Non perché abbia inventato qualcosa in laboratorio, no.

Ma perché ha usato i moderni strumenti finanziari della Silicon Valley per creare aziende in grado di affrontare i problemi globali, primo tra tutti il cambiamento climatico”, osserva Alessandro Sannini di Twin Advisors&Partners, una delle prime aziende europee ad occuparsi di investimenti nella nuova economia dello spazio.

“In Europa – aggiunge Sannini – abbiamo la possibilità di creare la nostra nuova economia dello spazio, sostenendo con investimenti privati con partnership pubblica la filiera industriale sia downstream che upstream, che è fortissima e di grande qualità.

Strumenti come fondi di private equity e di debito, verticalizzati su queste PMI, saranno la guida per l’innovazione e per un recovery economico post Covid-19 che di fatto non ha fermato la ‘voglia di spazio’ di crescita economica.

Il venture capital ad esempio in questo settore va affrontato come corporate venture capital e con profondi collegamenti con i grandi gruppi e con le PMI. E noi come Twin Advisor&Partners siamo in prima linea per una serie di iniziative a carattere europeo proprio in questa direzione”.

“La crescita di operatori privati come SpaceX sta portando il mercato aerospaziale verso nuove frontiere di efficienza. Non è tanto il lancio rinviato, per portare gli astronauti verso la stazione spaziale, quanto il fatto che i costi per portare materiale nello spazio sempre minori sono la vera innovazione.

Il riutilizzo dei razzi é la chiave in questa ottica di riduzione di costo. E l’efficienza che velocemente si sta raggiungendo aiuterà a sviluppare tutta l’industria aerospaziale”, aggiunge Andrea Giuricin, Professore di Economia dei Trasporti Università Milano Bicocca che in questo periodo di Covid-19 ha interpretato spesso le problematiche relative al trasporto aereo.

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