Indotto Eni, Pittella e Cifarelli: “Oltre il danno la beffa”
I consiglieri regionali del Partito democratico chiedono l’intervento della Regione “nella vicenda che riguarda i 16 lavoratori della Nico, oggi a rischio licenziamento, mettendo in campo ogni iniziativa utile ad evitare che vengano mandati a casa”
“E’ francamente inverosimile ed inaccettabile la precarietà alla quale sono sottoposti i lavoratori dell’indotto Eni che, invece, dal canto suo, continua ad estrarre dallo scorso ottobre in regime di proroga e senza versare le dovute compensazioni ambientali”.
E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali del Pd, Roberto Cifarelli e Marcello Pittella, che sollecitano l’intervento del Governo regionale.
“Chiediamo al presidente Bardi – dicono – di intervenire nella vicenda che riguarda i 16 lavoratori della Nico, oggi a rischio licenziamento, mettendo in campo ogni iniziativa utile ad evitare che vengano mandati a casa.
Ma – aggiungono i consiglieri – non è pensabile che non si affronti il tema della rinegoziazione con l’Eni e più complessivamente il tema Val d’Agri e programma di sviluppo sostenibile regionale. Oltre al danno assistiamo alla beffa, nel silenzio del Governo regionale che nulla ha detto sinora sul tema e, in questa circostanza, in merito alla Nico”.
“E’ il momento di fare chiarezza e di indicare una rotta, per di più all’indomani delle negative ricadute economiche anche sul nostro territorio determinate dal Covid 19.
Come sempre saremo pronti, ove ci venga data la possibilità, a dare un contributo costruttivo per disegnare una traiettoria regionale. Intanto – concludono – Pittella e Cifarelli – la Regione sia accanto ai lavoratori, mostrando un moto d’orgoglio e di interesse per la dignità della nostra terra”.