Leggieri: Sanità lucana paralizzata
Il consigliere regionale M5s: “Il direttore generale Barresi è inadeguato. La Regione prenda di petto la questione AOR San Carlo”
“Le notizie pubblicate negli ultimi giorni, riguardanti una perquisizione nell’Azienda ospedaliera San Carlo, in merito all’acquisto di maschere antigas durante l’emergenza Covid-19, rafforzano la mia convinzione: il direttore generale dell’AOR San Carlo, Massimo Barresi, è inadeguato per ricoprire il suo ruolo”.
E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Gianni Leggieri.
“Quanto sta accadendo – continua Leggieri – fatta salva sempre la presunzione di innocenza, continua a gettare ombre sull’Azienda ospedaliera più grande della Basilicata, che ha bisogno di essere gestita avendo come obiettivi principali la salvaguardia della salute dei cittadini ed un clima sereno tra medici, operatori sanitari e management del San Carlo.
La Procura di Potenza, che vuole vederci chiaro in merito all’acquisto di 290 maschere facciali antigas da distribuire al personale sanitario nei mesi dell’emergenza coronavirus, farà gli approfondimenti che le competono. Il caso politico, è, comunque, scoppiato. È sotto gli occhi di tutti”.
“Il Movimento cinque stelle Basilicata da tempo – dice Leggieri – ha criticato le posizioni e gli atteggiamenti del direttore generale Barresi, fortemente voluto, neppure due anni fa, dalla vicepresidente della Giunta regionale, Flavia Franconi, che faceva le veci dell’ex governatore Pittella coinvolto nella sanitopoli lucana e in una inchiesta della Procura di Matera.
Nonostante le perquisizioni sulle mascherine antigas, l’indomito Barresi sta cercando anche di aizzare i sindacati con la convocazione di un incontro per discutere sul ritiro da parte della Regione Basilicata dei fondi, destinati all’AOR San Carlo, volti a chiudere il bilancio 2019. Proprio la Regione Basilicata, impegnata anche nella difficile partita del riordino della Sanità lucana, dovrebbe a questo punto prendere iniziative concrete e non cincischiare più. Continueremo a dirlo: la salute dei cittadini deve essere messa prima di ogni cosa.
Se qualcuno vuole sacrificarla in nome di altri interessi, continuerà a danneggiare i lucani e il sistema sanitario della Basilicata”.
“Per l’ennesima volta – prosegue Leggieri – siamo qui a denunciare l’inerzia della maggioranza che governa la regione. Bardi prenda atto dello stato dei fatti e proceda ad assumere atti importanti che riportino la situazione del San Carlo e di tutta la sanità lucana alla normalità, se un manager pubblico non è evidentemente in grado di svolgere il lavoro per cui è pagato dai contribuenti, deve farsi parte o deve essere immediatamente sostituito.
Il momento storico che tutti noi abbiamo vissuto e stiamo vivendo è del tutto straordinario, e le questioni attinenti, soprattutto, la Sanità lo sono altrettanto, quindi al comando di aziende pubbliche, come quella del San Carlo, ci devono essere professionisti capaci, in grado di gestire queste complessità senza farsi trascinare o essere essi stessi protagonisti di vicende che mortificano, innanzitutto, gli operatori sanitari al completo, e mettono a repentaglio la salute di tutti i cittadini.
Non stiamo assistendo ad una commedia napoletana, ma stiamo assistendo alla paralisi reale della più grande e importante Azienda sanitaria pubblica della regione Basilicata.
I cittadini lucani sono stufi di queste telenolevas, sono sempre più confusi da queste beghe interne, vedono il proprio diritto alla salute sempre più messo in discussione”.
“Non possiamo più tollerare queste situazioni indegne di un Paese civile, si ponga fine a questo ennesimo giochetto in atto nel mondo della Sanità lucana, che sta ricadendo letteralmente sulle spalle dei poveri cittadini che non possono accedere a servizi sanitari essenziali.
Il momento più acuto della pandemia in Basilicata è passato già da alcune settimane – conclude Leggieri – non vorremmo che alle vittime del Covid si vadano ad aggiungere altre vittime causate dall’incapacità di riorganizzazione della macchina sanitaria, soprattutto per quanto riguarda l’AOR San Carlo”.