SECONDA ONDATA COVID-19: PREVENZIONE NELLE CASE DI RIPOSO
Tutelare la popolazione anziana più fragile, ospitata nelle strutture socio-assistenziali della regione, attraverso il monitoraggio costante degli operatori di assistenza.
E’ questo il contenuto della proposta avanzata dall’associazione di categoria A.R.S.S.A.B., presieduta dal Dr Vincenzo Clemente, e accolta dall’Assessore alla Sanità Dr. Rocco Luigi Leone, in merito alla elaborazione di strategie di contenimento della nuova ondata pandemica.
“In previsione della nuova ondata di contagi, ampiamente prevista dalla comunità scientifica” spiega Clemente “le strutture socio-assistenziali aderenti alla nostra associazione, sin dal primo settembre hanno vietato le visite agli esterni, in anticipo di quasi due mesi rispetto alle normative da pochi giorni in essere, e limitato le uscite degli ospiti, se non per ragioni strettamente necessarie.
Abbiamo chiesto un enorme sacrificio emotivo ai familiari dei nostri ospiti, consentendo l’accesso solo in circostanze particolari, perché riteniamo disumano stare lontano dai propri cari quando il percorso di vita si avvia tristemente alla conclusione; confortati, del resto, dalla composta collaborazione di tutti.
Dato il rapido crescere del numero dei contagiati sul territorio regionale, abbiamo chiesto all’Assessore Leone un monitoraggio frequente, attraverso l’esecuzione di tamponi ogni 15 giorni, al personale di assistenza e sanitario, al fine di evitare l’ingresso e il propagarsi del virus all’interno delle strutture tra gli ospiti.”
Proposta accolta dall’Assessore Leone, che, oltre ad apprezzare il virtuoso comportamento prudenziale delle strutture associate, ha garantito la massima collaborazione possibile per tutelare la salute degli anziani che vivono in comunità assistenziali.
“Le strategie di contrasto alla diffusione del virus”, ha dichiarato l’Assessore “non possono prescindere dall’attenzionare tutte le situazioni di potenziali criticità, con tutte le armi attualmente in campo.
Stiamo già da tempo ricontrollando, con tamponi a tappeto, tutti gli ospiti e gli operatori delle strutture socio-assistenziali; da qui in avanti saranno programmati controlli frequenti e costanti agli operatori. Il sistema sanitario regionale sta reggendo bene alla difficile situazione attuale e agire a monte, monitorando quelle condizioni di fragilità che espongono a rischi maggiori di complicazioni, è l’unica strada percorribile per non sovraccaricare le strutture ospedaliere.”