Scostamento bilancio, ok quasi unanime della Camera, 552 i voti favorevoli Era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti
Via libera praticamente unanime dell’Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza che autorizza lo scostamento dal pareggio di bilancio. I voti a favore sono stati 552, nessun contrario, sei gli astenuti.
In base alla Costituzione era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti.
Alla votazione hanno partecipato numerosi ministri e sottosegretari: tra loro Luigi Di Maio e Roberto Gualtieri che ha avuto qualche problema tecnico prima di riuscire ad attivare il proprio meccanismo di voto. Essendo stata approvata la mozione della maggioranza, il testo di opposizione non è stato posto in votazione.
“Il voto che si è appena concluso è anche il segno che le linee di intervento programmate dal governo, che contemplano misure di sostegno a favore di imprese e famiglie, con particolare attenzione anche agli autonomi e alle partite Iva, sono indirizzi che godono di ampio apprezzamento da parte di tutte le forze politiche, in quanto ritenute, evidentemente, rispondenti ai bisogni più urgenti della comunità nazionale”. Lo dichiara il premier Giuseppe Conte dopo il voto alla Camera sullo scostamento di bilancio.
“Il voto alla Camera sullo scostamento di bilancio è un grande segnale di unità e di lealtà istituzionale nei confronti del Paese.
Più volte questo governo ha ribadito la necessità di una collaborazione istituzionale, chiesta anche dal presidente Mattarella, per dare una risposta concreta agli italiani in un momento davvero difficile. Questo voto ci permetterà di continuare a sostenere lavoratori autonomi, commercianti, artigiani, professionisti che più di tutti stanno subendo la crisi legata alla pandemia. Avanti così”. Lo scrive in una nota il ministro Luigi Di Maio.
Forza Italia aveva annunciato il voto favorevole allo scostamento ‘perchè il governo ha accolto tutte le proposte del centrodestra, aveva comunicato Silvio Berlusconi in un collegamento con i deputati azzurri. L’ex premier aveva aggiunto di aspettarsi lo stesso da tutto il centrodestra.
“Noi abbiamo valutato attentamente quale apertura di credito dare non alla maggioranza ma all’ipotesi per la quale è nel confronto che si può far uscire dalle secche l’Italia.
Il nostro voto non è ispirato a secondi fini, e siamo fieramente all’opposizione. Non abbiamo desiderio di confusione o commistione di ruoli.
Questo voto non è per voi, è per l’Italia”. Ha detto il Aula il vicecapogruppo di Fdi Tommaso Foti preannunciando che il gruppo non voterà contro lo scostamento di bilancio.
Il voto potrebbe essere o astensione o anche un sì a secondo del parere del governo alla risoluzione delle opposizioni. “Siamo pronti a votare Sì, come correttamente spiegato da Berlusconi sulla base di un documento informale del governo che accoglieva le nostre proposte, ma attendiamo che l’esecutivo presenti il testo definitivo”. Avevano anticipato Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
“Una scelta di responsabilità di Berlusconi che ha politicamente costretto le altre forze di centrodestra a cambiare linea e ad adeguarsi. Chapeau”. Così il capodelegazione Pd al governo e ministro della Cultura Dario Franceschini lasciando Montecitorio dopo il voto sullo scostamento, al quale anche il centrodestra ha votato sì.
(ANSA)