Percepivano indebitamente il Reddito di Cittadinanza: tre denunce nel potentino
Il Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, attraverso i Reparti dipendenti, continua nelle attività di controllo volte a garantire l’osservanza delle disposizioni che regolamentano la legittima attribuzione del reddito di cittadinanza, affinché i beneficiari della misura economica ne abbiano effettivamente titolo e non ricorrano, in sede di richiesta, a dichiarare dati non corrispondenti al vero, che, di fatto, non consentirebbero agli organi preposti la corresponsione dell’emolumento, perché non dovuto.
Attraverso una serie di verifiche incrociate, condotte dai Comandi dell’Arma potentina, sono state accertate distinte violazioni alle disposizioni in materia di reddito di cittadinanza a carico di 3 persone.
I Carabinieri della Stazione di Tramutola hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria un 60enne del luogo, già noto ai militari, gravato dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza e da altro provvedimento cautelare.
L’uomo ha richiesto il reddito di cittadinanza omettendo di comunicare tali informazioni per cui si è stabilito che ha percepito illecitamente la somma complessiva di 4.500 euro.
I militari della Stazione di Bella hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 60enne del posto, attualmente detenuto, che ha richiesto il reddito di cittadinanza omettendo di comunicare, analogamente al precedente, notizie necessarie, quale il suo status giuridico, per cui è risultato aver ricevuto indebitamente la somma di oltre 3.400 eur.
I Carabinieri della Stazione di San Fele hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria una donna, già residente in quel Comune, di 47 anni.
La stessa, di origini straniere, trasferitasi in altra località, ha dichiarato falsamente di essere in possesso, alla data di presentazione della relativa istanza, dei titoli previsti dalla norma, ovvero l’essere residente anagraficamente in Italia da almeno dieci anni, per cui ha percepito indebitamente la somma complessiva di 1.380 euro circa.
Nel merito, in tutti e tre i casi descritti, è stata informata al riguardo la competente Direzione Provinciale INPS, per i conseguenti provvedimenti di competenza.
Fonte: (italia2tv.it)