Le istanze candidate ai contributi previsti dall’ Avviso Pubblico “Sostegno alla ripresa delle PMI e delle Professioni”, approvato con DGR n. 684/2020, sono state complessivamente 4.334 per un totale di circa 330 milioni di euro di interventi e una richiesta di contributo pari a 146,3 milioni di euro, a fronte di una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, a valere sulle risorse ex PAR FAS 2007-2013, così come rimodulate dalla delibera CIPE n. 29/2015.
Il Dipartimento Attività Produttive rende noto che la pubblicazione dell’elenco delle istanze rientranti e non rientranti nella dotazione finanziaria è pubblicato sul sito istituzionale e che sarà pubblicata sul BUR Ordinario del primo febbraio 2021 la determinazione dirigenziale di presa d’atto dell’elenco definitivo relativo alle istanze istruibili e non istruibili (in funzione delle risorse finanziarie).
L’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo a commento evidenzia “l’alto numero di domande pervenute che prova la validità dell’A.P. in quanto risponde alle esigenze prioritarie delle pmi e dei lavoratori autonomi in questa delicata fase della pandemia.
Non si sottovaluti il raffronto tra la nostra disponibilità finanziaria con le risorse erogate dallo Stato. In contemporanea con la conclusione del lavoro dei nostri uffici, ancora una volta particolarmente celeri, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che nell’ambito dell’emergenza coronavirus, ammontano a circa 19,6 i milioni di euro erogati in Basilicata per i Decreti ristori, per 7.082 richieste, di cui 10,7 milioni nel Potentino (4.405 le richieste) e 8,8 nel Materano (2.677 le richieste).
Ai 10 milioni di euro per questa misura – evidenzia l’assessore – vanno aggiunte le risorse per tutte le altre misure approvate nella fase della pandemia per un totale di oltre 100 milioni di euro, vale a dire più di cinque volte quelle delle risorse nazionali.
Dal monitoraggio che abbiamo compiuto sulla base del nostro A.P. risulta particolarmente significativo che le istanze sono pervenute da tutti i 131 Comuni lucani con 2894 richieste dalla provincia di Potenza e 1140 da quella di Matera, come per noi è positivo il numero di istanze (1.440) provenienti da comuni delle aree interne.
La massiccia partecipazione che, da quello che mi dicono gli Uffici del Dipartimento, non è mai avvenuta prima, testimonia che ha dunque funzionato – dice l’assessore – il lavoro di informazione che abbiamo svolto con webinar e coinvolgendo le associazioni di categoria e dando una risposta alle esigenze più sentite per favorire la ripartenza”.
Secondo quanto prevede il bando le agevolazioni sono riservate alle PMI (micro, piccole e medie imprese), compreso i liberi professionisti che intendono realizzare investimenti in sedi operative ubicate in Basilicata e che alla data di inoltro della candidatura telematica abbiano una serie di requisiti individuati nel bando stesso.
I settori di investimento ammessi sono i seguenti: – Produzione/Industria); – Artigianato (incluso il settore dell’edilizia); – Commercio; – Turismo; – Servizi; – informatica – trasporti – Attività professionali – Sociale – Servizi alla persona – Intrattenimento e benessere Sono ammissibili i programmi di investimento di importo, pari o superiore a euro 5.000,00 al netto delle spese generali da realizzarsi sul territorio della Regione Basilicata.
I programmi di investimento devono essere compresi nelle seguenti tipologie di intervento: – interventi su impianti e macchinari volti ad aumentare o migliorare la capacità produttiva aziendale; – investimenti in attivi materiali (opere edili connesse ai programmi di investimento finanziati, impianti, macchinari ed attrezzature) ed immateriali (es. acquisizione di licenze di sfruttamento) finalizzati ad accrescere il livello quali-quantitativo dei prodotti e/o dei processi; – introduzione di adattamenti e modifiche del processo produttivo finalizzati allo sviluppo di nuovi prodotti e/o servizi; – interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro; – interventi legati ai processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale; I programmi di investimento devono essere completati entro 12 mesi dalla data di accettazione del provvedimento di concessione.
“L’obiettivo che ci siamo prefissi di raggiungere – spiega l’assessore Cupparo – è quello di sostenere il tessuto imprenditoriale delle micro, piccole e medie imprese operanti in settori tradizionali, spesso ‘esclusi’ dal campo di intervento della programmazione comunitaria, finanziando programmi di investimento di tipo più ‘tradizionale’ e non esclusivamente vocati all’innovazione e/o alla ricerca”.
L’assessore infine annuncia la volontà della Giunta di riservare all’A.P. ulteriori risorse finanziarie.