Mafia, droga: operazione Coppia di regine dei Carabinieri di Matera e Tricarico
In data odierna, i Carabinieri delle Compagnie di Matera e Tricarico, a conclusione di complesse indagini coordinate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia delle Procure della Repubblica di Potenza e Bari, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa a carico di 7 indagati, e ad un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto nei confronti di 21 soggetti ritenuti gravemente indiziati di aver fatto parte di due clisúlte associazioni dedite al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, hashish e marijuana, la prima con base a Irsina (Matera) e la seconda a Gravina in Puglia (Bari), ma operanti anche nei comuni di Matera e Bari.
Il territorio interessato è quello delle province di Matera e Bari ed il periodo temporale investigato parte dal giugno 2016 fino ad arrivare al mese di dicembre 2020.
L’operazione ha visto impegnati circa 200 Carabinieri dei Comandi Provinciali di Matera e Bari, supportati da unità cinofile dei Nuclei Carabinieri di Tito Scalo (Potenza) e Modugno (Bari) e da un elicottero del 6° Nucleo Elicotteri di Bari.
I destinatari del provvedimento cautelare eseguito da questo Ufficio saranno resi noti nelle prossime ore.
I reati contestati, a vario titolo, sono associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio (artt. 73 e 74 D.P.R. 309/1990).
L’odierna attività investigativa ha preso l’avvio sul territorio lucano sulla base di prime indagini svolte dai CC e della AG potentina che sviluppavano alcuni elementi d’indagine, inizialmente acquisiti nel corso di attività tesa a contrastare lo spaccio di droga tra minorenni a Irsina e, poi, mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, pedinamenti, perquisizioni e sequestri, sfociati anche in arresti in flagranza di reato, ha portato alla luce un fiorente traffico di sostanze stupefacenti e, soprattutto, le sinergie fra il sodalizio criminale lucano con quello pugliese avente base a Gravina, che garantivano costantemente il rifornimento e la disponibilità di consistenti quantitativi di droga, tra Irsina e Gravina.
Da qui, si è poi sviluppato il coordinamento investigativo fra le DDA di Potenza e Bari che ha portato alla esecuzione dei provvedimenti restrittivi in data odierna.
Il nome dell’operazione “Coppia di Regine” trova spiegazione nella circostanza, indubbiamente inconsueta, che, nell’ambito dei due sodalizi criminali, sia a Irsina che a Gravina, chi coordinava tutte le attività connesse con il traffico della droga, erano due donne e nel caso della indagine che ha portato alla emissione di misure cautelari da parte del Gip di Potenza veniva in rilievo, con tale ruolo, G.G di Irsina, la quale impiegava per le operazioni di spaccio, anche diversi minorenni, tra cui i propri due figli, dei quali uno di appena nove anni.
Nel corso delle varie fasi investigative, è emerso che alcuni del sodalizio gravinese, che fornivano gran parte dello stupefacente al gruppo presente su Irsina, erano vicini al clan Risoli, attivo nella provincia di Bari.
Nel corso dell’attività d’indagine sono stati complessivamente sottoposti a sequestro circa 700 gr. di sostanze stupefacenti di vario tipo, cocaina, marijuana e hashish, nonché contestati numerosi episodi di spaccio
Di seguito le sette persone arrestate:
C.R, nato a Gravina in Puglia (BA), classe 81 ,
G.GB, nata a Irsina e residente a Irsina (MT), classe 77,
P.FP, nato a Matera e residente a Irsina, classe 74,
M.F, nato a Gravina in Puglia (BA), classe 88
B.S, nato a Bari e residente a Irsina, classe 85,
V.S, nato a Gravina in Puglia (BA), classe 96,
L.G, nato a Bari, classe 92.