55 mila interventi dei Carabinieri Forestali in Basilicata nel 2020
Presso la sede del Comando Regione Carabinieri Forestale ”Basilicata” in Potenza, si è tenuta la annuale conferenza stampa sull’attività operativa svolta dai Carabinieri Forestali in Basilicata nel 2020.
Il Comandante, col. Angelo Vita, ha illustrato i risultati raggiunti dalla specialità forestale, suddividendoli in quattro settori di intervento.
Il primo settore attiene all’attività di prevenzione, che rappresenta lo strumento principale per perseguire l’obiettivo della custodia della natura, a garanzia del benessere delle generazioni future. L’impegno sul territorio delle pattuglie forestali è stato notevole.
Nel 2020 sono stati svolti circa 55.000 controlli, con un incremento di circa il 26% rispetto al 2019, e sono state controllate circa 17.000 persone, con un incremento addirittura di circa l’80% rispetto all’anno precedente.
Notevole è stata anche l’attività di pronto intervento delle pattuglie forestali in risposta alle segnalazioni pervenute sul numero telefonico di emergenza ambientale 1515. Il secondo settore di intervento riguarda l’attività di controllo sulle criticità ambientali presenti in Basilicata.
La campagna controlli 2020 disposta dal Comando Regione Carabinieri forestali ha visto impegnate le pattuglie forestali in ben 22 settori specialistici di intervento.
Tra questi spiccano quelli che rappresentano il core business della specialità forestale, e cioè i controlli sulle utilizzazioni boschive, sul pascolo, sull’attività ittica e venatoria, sulla raccolta dei prodotti del sottobosco, sugli incendi boschivi.
Molto intensa è stata anche l’attività di controllo sullo smaltimento dei rifiuti, sia quelli afferenti alla pratica agricola, quali gli effluenti di allevamento e le acque di vegetazione dei frantoi, sia quelli afferenti al settore industriale, quali i rifiuti da demolizione, i veicoli fuori uso, gli pneumatici fuori uso e le batterie esauste, sia quelli afferenti al sistema agroalimentare, quali quelli provenienti dalla produzione lattiero-casearia e del vino.
In tema di tutela della natura, sono stati effettuati anche controlli in tema di importazione illegale di legname da paesi extra-UE ed in tema di protezione della fauna e della flora in pericolo di estinzione ai sensi della Convenzione di Washington.
Una menzione particolare va data all’attività di controllo effettuata dalle pattuglie forestali in tema di abusivismo edilizio e di protezione del paesaggio, con particolare riguardo al settore del mini eolico e dei tratturi demaniali di interesse archeologico, che costituiscono una porzione importante dell’identità territoriale del paesaggio rurale lucano.
In totale sono state denunciate 725 persone, sono stati effettuati 110 sequestri penali e 5 arresti. Sono state contestati inoltre più di 2100 illeciti amministrativi per un ammontare di quasi 1.300.000 euro di sanzioni pecuniarie.
Il terzo settore di intervento è quello che vede impegnata la specialità forestale nella tutela delle aree protette.
In particolare nei parchi nazionali del Pollino e dell’Appennino-Val d’AgriLagonegrese, le pattuglie forestali si spendono in una intensa attività di monitoraggio della fauna e della flora ivi presenti.
Ad esempio, sulle Murge di Sant’Oronzo è monitorata la presenza del capovaccaio, in quanto la zona è uno dei pochissimi luoghi in Italia dove questo splendido uccello nidifica. E sempre nel Parco dell’Appennino lucano – Val d’Agri – Lagonegrese è stato effettuato il censimento delle orchidee presenti.
In generale, intensa è stata l’attività di verifica dei danni prodotti dalla fauna selvatica. Le pattuglie forestali sovrintendono anche agli abbattimenti selettivi diretti a mantenere l’equilibrio ecologico, con particolare riferimento alla presenza dei cinghiali.
Infine, notevole è stata l’attività di prevenzione posta in essere perché i visitatori possano fruire della bellezza dei parchi nazionali in conformità alle norme di tutela vigenti.
La presenza silenziosa delle pattuglie fornisce un contributo importante alla tutela della natura in quelle aree protette.Il quarto settore di attività riguarda l’attività di educazione ambientale.
È ferma convinzione che la tutela della natura e dell’ambiente debba essere affrontata prima di tutto con una sensibilizzazione della cittadinanza verso questi temi. Tale attività è tanto più efficace quando riguarda i giovani nell’età scolare, in quanto sono loro gli adulti ed i decisori di domani.
A tale importante attività si dedica tutta la specialità forestale, ed in particolare il Reparto Carabinieri Biodiversità. Numerose sono le iniziative poste in essere.
Generalmente una parte consistente dell’attività di educazione ambientale si svolge nelle scuole, ma a causa dell’emergenza sanitaria e delle conseguenti disposizioni riguardanti la didattica a distanza, essa ha visto una sospensione nel mese di febbraio. Nonostante ciò, circa 1400 alunni sono stati interessati dalle lezioni sui temi ambientali.
Altre iniziative di interesse hanno riguardato il servizio di ippoterapia fornito a 30 soggetti delle fasce deboli presso il Centro di Selezione equestre “Monticchio”. Presso lo stesso Centro, nel pieno rispetto delle misure di contenimento da contagio COVID-19, ben 210 utenti hanno partecipato alla notte bianca della diversità.
Per finire, i Carabinieri forestali hanno portato un po’ di gioia a 20 piccoli pazienti dell’ospedale San Carlo a Potenza, organizzando la befana della Biodiversità, in occasione dell’Epifania.
Al di fuori delle attività di specialità, poi, durante i mesi di lockdown primaverili, i Carabinieri forestali hanno anche dato un valido supporto all’Arma territoriale nei controlli per il rispetto della normativa emergenziale.
Le pattuglie forestali hanno controllato circa 3500 persone e 75 esercizi commerciali, riscontrando circa 100 violazioni amministrative e segnalando all’autorità giudiziaria 25 persone.
I dati complessivi della specialità forestale testimoniano dunque il forte impegno dell’Arma dei Carabinieri per la tutela del patrimonio forestale, ambientale ed agroalimentare del territorio lucano.
La presenza diffusa delle pattuglie forestali contribuisce in modo sostanziale a preservare il delicato equilibrio tra l’uomo e la natura ed a conservarlo per le generazioni future.