Conferenza per la programmazione, sì da Consiglio Regione Basilicata
L’organismo provvederà ad esprimere un parere motivato sul Documento di economia e finanza regionale e fornirà alla Giunta regionale informazioni utili per la predisposizione del Piano strategico regionale
Il Consiglio regionale della Basilicata, riunito in modalità telematica, ha approvato a maggioranza (15 voti favorevoli di Lega, Fdi, Fi, Iv, M5s e 1 astensione di Pd) la proposta di legge sulla “Istituzione della Conferenza regionale per la programmazione”, d’iniziativa dei consiglieri Coviello Quarto e Baldassarre (Fdi), Piro (Fi), e Cariello (Lega).
Obiettivo della pdl quello di istituire la Conferenza regionale per la programmazione in quanto organo di natura consultiva che avrà il compito di esprimere un parere motivato sul Documento di economia e finanza regionale e di fornire alla Giunta regionale informazioni per la predisposizione del Piano strategico regionale sul quale sarà, poi, chiamata ad esprimere un parere consultivo. L’organo, inoltre, concorrerà alla predisposizione dei provvedimenti di programmazione della Giunta.
“La previsione di istituire strumenti di raccordo istituzionale, così come previsto dall’art. 82, dello Statuto regionale, viene precisato nella relazione dello strumento legislativo, nasce dall’esigenza di garantire la piena interazione tra sistema politico e sistema economico/sociale, nel rispetto dei principi di trasparenza ed effettiva rappresentatività, e di consentire la massima espressione delle istanze di una comunità in ordine alle scelte strategiche in materia economica e sociale.
La Conferenza, quale appunto strumento di raccordo istituzionale, la cui costituzione è stabilita con decreto del Presidente della Regione, è presieduta dal Presidente della Giunta regionale o da un assessore formalmente a ciò delegato, con la previsione della possibilità di delega al vicepresidente”.
Trentasei i componenti previsti, individuati tra le diverse categorie, autonomie funzionali, categorie sociali, organizzazioni sindacali, organizzazioni del terzo settore, dell’associazionismo e del volontariato, scelti tra quelli aventi maggiore rappresentatività sul territorio.
“Tanto, si legge nella relazione di accompagnamento, al fine di assicurare la più ampia rappresentatività di tutte le componenti sociali ed economiche della comunità regionale. Viene introdotta l’attivazione di una procedura di consultazione pubblica, preliminare alla riunione della Conferenza, da tenersi in via telematica.
Si tratta di una procedura che favorisce la partecipazione pubblica e che, per quanto innovativa a livello nazionale, costituisce una pratica consolidata e molto diffusa nello scenario europeo, peraltro raccomandata dai principali organismi internazionali di cui fa parte l’Italia. Essa consente di rispettare i principi di trasparenza e proporzionalità della regolazione, fornendo garanzia al procedimento”.
I componenti della Conferenza resteranno in carica per la durata della legislatura nel corso della quale è intervenuta la nomina e, comunque, fino all’insediamento della nuova Conferenza ed è, inoltre, stabilito in novanta giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale, il termine entro il quale deve formalizzarsi la costituzione della Conferenza.
La convocazione della Conferenza è attestata al Presidente della Giunta regionale o al vicepresidente o assessore delegato e si terrà almeno una volta l’anno, in modalità telematica, tanto al fine di favorire un funzionamento snello ed efficace, soprattutto in condizioni di particolare necessità e disagio.
La partecipazione alle sedute della Conferenza, anche qualora sia necessaria svolgerla in presenza, è gratuita.
Gli atti che la Conferenza adotterà nell’esercizio delle funzioni riconosciutegli dallo Statuto si distinguono in pareri motivati ai sensi dell’articolo 82, comma 3 dello Statuto; informazioni finalizzate ai sensi dell’articolo 45, comma 3 dello Statuto; pareri consultivi ai sensi dell’articolo 45 del comma 4 dello Statuto; atti consultivi in sede di predisposizione dei provvedimenti di programmazione della Giunta ai sensi dell’articolo 58, comma 3 dello Statuto”.
Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Braia e Polese (Iv), Acito (Fi), Cifarelli (Pd) e Coviello (Fdi).