Figliuolo: sette milioni di dosi di vaccini in Italia entro fine marzo
Commissario all'emergenza Covid a vertice governo-Regioni, problema 'ultimo miglio' dosi. Astrazeneca: 'Aperti a partner per produrre in Italia'
ROMA, 05 MAR – Nelle prossime due-tre settimane, entro la fine di marzo, dovrebbero arrivare in Italia oltre 7 milioni di dosi di vaccini.
Lo ha annunciato il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo nella riunione di stamani con le Regioni, secondo quanto si apprende
Il generale ha sottolineato come sia necessaria una forte velocizzazione nella distribuzione delle dosi, così come sarà cruciale individuare i luoghi dove somministrarle.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato a palazzo Chigi il Commissario per l’Emergenza Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Al premier, secondo quanto si apprende, il Commissario e il capo Dipartimento avrebbero fornito una serie di dati sull’andamento della campagna vaccinale e fatto un punto sulla piattaforma digitale che monitora in tempo reale le somministrazioni.
Astrazeneca: Wittum, capisco Draghi e ribadiamo impegno – “Capiamo perfettamente la decisione (presa dal Governo italiano) vista anche la situazione che abbiamo in Europa”, dice in un’intervista esclusiva a ClassCnbc, Lorenzo Wittum, ad di Astrazeneca Italia che ha dovuto chiedere ai siti di produzione europea l’esportazione di 250.000 dosi per l’Australia e tecnicamente, visto che il prodotto finito si fa in Italia (Catalent ad Anagni) l’autorizzazione doveva essere fatta dall’Italia.
Wittum, aperti a partner per produrre in Italia – Il governo italiano ha appena annunciato uno stanziamento di mezzo miliardo per creare un polo che possa produrre i vaccini nel nostro paese. “Dò il benvenuto a quest’iniziativa del governo italiano e siamo a disposizione per verificare che ci siano dei partner in grado di soddisfare questa necessità”. Lo afferma l’ad di Astrazeneca Italia Lorenzo Wittum a Cnbc. Astrazeneca già si appoggia a partner locali in licenza per la produzione.
E’ in arrivo in Italia una gran quantità di dosi di vaccini, il problema è il trasporto “nell’ultimo miglio” sul territorio e la gestione dei punti di somministrazione. E’ quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il commissario all’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, intervenendo alla riunione con Governo, Protezione civile ed Enti locali sul piano vaccinale. I punti vaccinali vanno incrementati, ha spiegato il generale, usando ogni possibilità: siti produttivi, asset protezione civile e forze armate. Il commissariato all’emergenza si farà carico di aumentare i centri vaccinali e dei rinforzi sanitari e organizzativi.
Figliuolo concorda sulla necessità di creare una scorta di vaccini, una sorta di ‘fondo di solidarietà‘. E’ quanto avrebbe detto il neo commissario all’Emergenza Francesco Figliuolo alla riunione con governo ed Enti Locali, secondo quanto si apprende. “Se ci sono Regioni che hanno difficoltà dobbiamo intervenire”, avrebbe sottolineato il generale, confermando l’esigenza di uno stretto coordinamento con le regioni.
Anche l’ex commissario Domenico Arcuri si è collegato per un breve saluto in videoconferenza con la riunione governo-Enti locali sui vaccini, viene riferito. Il manager ha detto “ricorderó quest’anno”, parlato del passaggio di consegne e augurato buon lavoro al successore Francesco Figliuolo.
Il ministro della Salute Roberto Speranza alla riunione Governo-Enti locali ha esposto i numeri della campagna vaccinale degli ultimi giorni in Italia ricordando “le oltre 180 mila dosi somministrate ieri e la soglia delle 5 milioni di somministrazioni che sarà raggiunta oggi“.
“Va istituito un fondo di solidarietà per la campagna vaccinale”. Secondo quanto ha proposto il Ministro della Salute. “Si potrebbe accantonare l’1-2 % da ciascuna consegna per la creazione di riserve da utilizzare con strategia reattiva nelle zone in cui il virus si propaga con maggiore forza e rapidità, anche a causa delle varianti”, ha spiegato Speranza.
Nel corso delle riunione è stata illustrata dal ministro della Salute la richiesta di estendere l’utilizzo di AstraZeneca anche per gli over 65.
C’è l’esigenza di fare in modo che la campagna vaccinale sia “quanto più possibile uniforme sul territorio nazionale, evitando disparità“.
E’ quanto avrebbe detto il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, secondo quanto si apprende, nel corso della riunione con le Regioni, il Commissario per l’emergenza e il capo della Protezione Civile. “Tutti quanti auspichiamo di aumentare nel modo più rapido possibile il numero di connazionali protetti con il vaccino – ha aggiunto – Serve quindi un quadro d’insieme e va costruito con il commissario Figliuolo, con Fabrizio Curcio, con il ministro Speranza e con tutte le Regioni”.
Il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha convocato per domani il Comitato operativo della Protezione Civile. Alla riunione, secondo quanto si apprende, parteciperà anche il Commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo.
(ANSA)