CRONACA

COVID: la Basilicata verso la conferma della zona rossa

In aumento i ricoveri. Sequestrate 1.500 dosi lotto AstraZeneca

Il rigetto da parte del Tar di un ricorso presentato da alcuni avvocati contro l’istituzione della zona rossa per tutta la regione; l’aumento, sempre più preoccupante, delle persone ricoverate con il covid, anche nelle terapie intensive; il sequestro di 1.500 dosi del lotto ABV2856 dei vaccini AstraZeneca eseguito dai Carabinieri del Nas a Venosa (Potenza).

Sono questi i tre fatti più importanti accaduti in Basilicata in una giornata in cui sono stati inoltre registrati altri 150 casi di positività di residenti in regione e altri tre decessi: in totale le vittime lucane del coronavirus sono 371.

E’ evidente, insomma, che la terza ondata della pandemia sia nel pieno anche in Basilicata: domani con l’aggiornamento dell’Rt e degli altri parametri, e con le conseguenti decisioni del Ministero della Salute, si saprà se la Regione lascerà la zona rossa o, come meno probabile, torni all’arancione (nomale o rafforzato).

Il Tar ha motivato la sua decisione evidenziando che i presupposti per istituire la zona rossa in Basilicata, a partire dal primo marzo scorso, esistevano ed è, peraltro, impossibile “differenziare una zona al suo interno”.

Il ricorso voleva ottenere anche l’annullamento dell’ordinanza del presidente della Regione, Vito Bardi, che aveva deciso la didattica a distanza per elementari e prima media dal primo al 5 marzo: tale parte del ricorso è stata dichiarata improcedibile dal Tar.

I numeri diffusi come ogni giorno dalla task force regionale hanno quindi messo in evidenza l’aumento delle persone con il covid ricoverate: sono 131 delle quali 13 (tre meno di ieri) in terapia intensiva, cinque al San Carlo di Potenza e otto al Madonna delle Grazie di Matera.

In serata, poi, i Carabinieri del Nas di Potenza hanno posto sotto sequestro preventivo le 1.500 dosi di vaccino del lotto AstraZeneca bloccato dopo la morte in Sicilia, per cause comunque ancora di accertare, di un militare: erano state assegnate all’Asp e, in attesa di essere utilizzate, erano state stoccate nella farmacia dell’ospedale di Venosa.

A Matera, invece, nelle scorse settimane ne sono state somministrate circa 800, ma nessuna particolare reazione è stata segnalata agli operatori sanitari.

(ANSA)

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