Caso Luca Ventre, direttore generale Ministero Esteri Vignali risponde al comitato lucano
Sul caso Luca Ventre il Direttore Generale del Ministero degli Esteri Luigi Maria Vignali ha inviato una nota di riscontro al Comitato lucano in cui ribadisce la necessità di fare chiarezza sulla vicenda.
Di seguito la nota inviata a Mariapaola Vergallito, Maddalena Labollita e Michele Petraroia.
Rispondo alla Vostra istanza indirizzata al Ministro Di Maio lo scorso 12 marzo, relativa alla triste vicenda del nostro connazionale Luca Ventre, deceduto a Montevideo in circostanze tuttora da accertare il I gennaio 2021.
Al riguardo, desidero innanzitutto assicurarVi che il caso del Signor Ventre viene seguito con la massima attenzione dall’Ambasciata nella capitale uruguaiana, in stretto raccordo con la Farnesina.
Appresa la notizia di quanto accaduto all’interno della Sede diplomatica, nostri funzionari si sono prontamente recati nell’ospedale dove nel frattempo il connazionale era stato condotto per verificarne le condizioni di salute.
Essendone stato constatato il decesso nonostante i trattamenti medici di emergenza effettuati, non si è mancato di stabilire immediatamente un contatto con i congiunti del Signor Ventre, e in particolare con il padre, mettendosi a completa disposizione per ogni possibile assistenza.
Il nostro Ambasciatore — al momento dei fatti non presente in Sede — ha mantenuto un costante contatto con i suoi collaboratori e il giorno stesso ha fatto ritorno a Montevideo per seguire di persona l’evolvere della situazione.
La magistratura uruguaiana sta attualmente conducendo delle indagini per chiarire le cause del decesso del connazionale e un fascicolo è stato aperto anche dalla Procura della Repubblica di Roma.
Una collaborazione tra le due Autorità giudiziarie è stata avviata per giungere quanto prima a fare piena luce sul tragico evento.
Per parte mia, non posso che confermarVi la ferma volontà di questo Ministero e dell’Ambasciata a Montevideo nel sostenere, in ogni consentita maniera, l’azione della nostra magistratura perché si giunga con inequivocabile certezza alla verità sul decesso del nostro connazionale.