Sostegni bis: fonti, via libera al decreto in Cdm
Il testo del decreto all'esame del Consiglio dei ministri. Secondo la bozza, raddoppiano le risorse per il turismo, per gli stagionali 1.600 euro. In arrivo 100 milioni per Alitalia. Anche la sanità privata potrà somministrare i vaccini
Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha approvato il decreto per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, il cosiddetto Sostegni bis.
RISTORI – Secondo quanto emerge dalla bozza, i ristori a fondo perduto previsti dal decreto ammontano complessivamente a 15,4 miliardi. In dettaglio per i ristori automatici identici a quelli del primo dl sostegni sono stanziati 8 miliardi di euro, per quelli (alternativi) che emergono dal confronto del fatturato tra il periodo dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 e il periodo dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020 sono stanziati 3,4 miliardi, mentre per i cosiddetti ristori “a conguaglio” calcolati sul risultato d’esercizio i fondi ammontano a 4 miliardi di euro.
ATTIVITÀ CHIUSE – Secondo la bozza entrata in Cdm, il provvedimento contiene i ristori a fondo perduto, misure per la liquidità, un pacchetto per il lavoro, il rifinanziamento del Rem, fino ad uno stanziamento ad hoc di 100 milioni per le attività chiuse e fondi a favore di agriturismi e aziende vitivinicole.
TURISMO – Raddoppiano le risorse: sarebbero 3,340 miliardi, a quanto apprende l’ANSA, i fondi destinati al settore che si aggiungono al miliardo e 700 milioni del Decreto Sostegni. Sono previste risorse per la montagna, gli operatori, le città d’arte, gli stagionali, le agevolazioni contributive, il credito d’imposta per canoni locazione e il credito d’imposta bis. Gli aiuti puntano a sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator, le guide turistiche e le imprese del settore. Confermato anche l’ampliamento del bonus vacanze, che si potrà usare anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator. Per il rilancio della attrattività turistica delle città d’arte, viene istituito presso il ministero dei Beni culturali un fondo da 50 milioni di euro, sempre nel 2021. Riguarda i territori dove si trovano siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport sarà riconosciuta un’indennità una tantum di 1.600 euro.
LOTTA AL COVID – Arrivano per il 2021 altri 1,65 mld per il commissario straordinario all’emergenza Covid. A quanto si legge nella bozza del decreto, una spesa di 5,8 milioni è autorizzata per istituire, con la vigilanza del ministero della Salute e il coordinamento dell’Iss, una sorveglianza sistematica del Covid e delle sue varianti nelle acque reflue (2,5 mln nel 2021 e 3,3 mln nel 2022).
VACCINI – “Le regioni e province autonome possono prevedere anche il coinvolgimento degli erogatori privati accreditati nell’attività di somministrazione dei vaccini” contro il Covid, recita un comma nella bozza che dà copertura normativa, a quanto spiegano fonti governative, all’attività di somministrazione di vaccini già in atto anche con il coinvolgimento della sanità privata. Viene consentito di effettuare la somministrazione anche in deroga alla quota ora assegnata per i vaccini. Alle imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini, spetta un credito d’imposta del 20%, fino a 20 milioni di euro annui, dei costi sostenuti dal primo giugno 2021 al 31 dicembre 2030. Il credito d’imposta viene erogato “a condizione che il beneficiario dell’aiuto si impegni a concedere licenze non esclusive a condizioni di mercato non discriminatorie a terzi nello Spazio economico europeo”.
ALITALIA – Nella bozza c’è un finanziamento “non superiore ai 100 milioni e per la durata massima di sei mesi” concesso “al fine scongiurare il rischio di interruzione del servizio di trasporto aereo di linea di passeggeri e garantire la continuità territoriale”. Non compare invece nessun riferimento a Ita. Per la newco era stato indicato lo sblocco di 800 milioni dei 3 miliardi già stanziati, ma per l’assegnazione, a quanto si apprende, non servirebbe una norma di legge.
GRANDI IMPRESE – Arrivano una serie di rifinanziamenti di fondi istituiti durante la pandemia a favore di imprese e settori colpiti dalla crisi economica. Nella bozza compaiono 200 milioni di euro per il Fondo a sostegno delle grandi imprese nato con il Cura Italia, 100 milioni per il fondo di compensazione a favore del settore aereo e 300 milioni per quello di sostegno al settore aeroportuale. Per sostenere la ripresa del traffico ferroviario è inoltre autorizzata l’ulteriore spesa di 150 milioni per il 2021 a favore di Rfi, anche per ridurre il canone per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria. Vengono rifinanziati con un totale di 1,6 miliardi gli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese.
BANCHE – Salta la proroga degli incentivi per le aggregazioni delle imprese, comprese le banche, e l’ampliamento della percentuale di Dta da trasformare in credito d’imposta (quella che era stata ribattezzata ‘norma Mps’ perché si può applicare anche alle operazioni tra banche). Rimane invece un nuovo intervento sulla cessione dei crediti deteriorati, con la proroga degli incentivi fino alla fine del 2021 e la previsione che il limite di 2 miliardi valga “per ciascuno degli anni 2020 e 2021”. Confermato rispetto alle bozze anche il rafforzamento dell’Ace per la patrimonializzazione delle imprese.
CARTELLE ESATTORIALI – Arriva uno stop per altri due mesi: la macchina della riscossione resterà ferma ancora fino al 30 giugno e ripartirà quindi dal 1 luglio. Resteranno validi, però, gli eventuali provvedimenti adottati o gli adempimenti svolti dall’Agenzia della Riscossione tra il 1 maggio e l’entrata in vigore del decreto. Confermata nella bozza lo slittamento della plastic tax al 1 gennaio 2022.
ENTI TERRITORIALI – Con un fondo istituito presso il ministero dell’Interno “arrivano 500 milioni” per i Comuni che “hanno peggiorato il disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019 rispetto all’esercizio precedente”. Il decreto prevede inoltre un contributo da 100 milioni, nel 2021, per il mancato incasso della tassa di soggiorno comunale.
LAVORATORI DELLO SPETTACOLO – C’è anche una misura che di fatto rivoluziona il welfare per i lavoratori dello spettacolo estendendo le tutele ai soggetti più deboli nel Dl sostegni approvato dal Cdm. “Quella di oggi è una giornata storica per il settore dello spettacolo – dice Franceschini – Con il ministro del Lavoro Orlando un pacchetto di misure significative per assicurare adeguate tutele assistenziali e previdenziali ai lavoratori dello spettacolo e correggere le numerose storture emerse negli ultimi anni e divenute non più sostenibili soprattutto dopo la pandemia”
(ANSA)