“Decreto P.A.”, via libera al reclutamento per il Recovery Plan: in arrivo 24mila assunzioni
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge per il reclutamento nella Pa, con le assunzioni legate al Recovery plan e procedure semplificate per i concorsi.
Più di 24mila assunzioni per dare gambe solide al Recovery plan italiano: contratti a termine per super-esperti con esperienze all’esterno, professionisti, dirigenti e vincitori di concorso, ma anche giovani apprendisti.
L’obiettivo è essere pronti a monitorare e attuare il piano monstre di ripresa e resilienza già da luglio, quando potrebbe arrivare la prima tranche da 25 miliardi.
Il premier Mario Draghi incassa in Consiglio dei ministri il via libera al ‘terzo’ pilastro per la “messa a terra” del Recovery, dopo le norme su semplificazioni e governance. Sono le prime tre delle oltre “quaranta” riforme, sottolinea Renato Brunetta, necessarie per non perdere gli oltre duecento miliardi europei.
Una “ventata di modernità” per la P.A.
Il decreto non solo rafforza le strutture chiamate ad attuare il Recovery, ma pone anche le premesse per realizzare le riforme della Pubblica amministrazione e la giustizia.
Brunetta parla di una “ventata di modernità” per la P.A. e annuncia, a partire dal Pnrr, una spinta a una maggiore mobilità orizzontale e verticale dei dirigenti pubblici con criteri più meritocratici, assunzioni “esterne” e stipendi “di mercato”: “I bravi non temano”, rassicura.
In parallelo, sottolinea Brunetta, arriverà il turn over “dopo 12 anni riprenderà al 110% e in alcuni settori, come la sanità, anche di più”.
Intanto, in relazione alle assunzioni del Pnrr, sono sbloccati i premi salariali, con la possibilità di superare i tetti allo stipendio accessorio, saltano i vincoli alla contrattazione di secondo livello e arriva anche la messa a concorso del 50% dei posti di prima fascia.
Il portale unico per il reclutamento
In più c’è una novità: il portale unico introdotto per assoldare super-esperti e professionisti, diverrà, nelle intenzioni del governo, un “Linkedin” della P.A., con invito “a tutti gli italiani a pubblicare i loro curricula”.
Il portale unico per il reclutamento della P.a. vedrà la luce entro l’estate con le prime funzionalità e poi andrà a regime, con il rilascio del sistema e la migrazione verso il cloud, entro il 2023.
Lo spiega la Funzione pubblica, annunciando che entro il 15 luglio bandirà “un concorso di idee rivolto a studenti o professionisti di grafica, design e arti visive che non abbiano compiuto 30 anni di età” per la scelta del logo.
Il portale sarà “il luogo dove si realizzerà l’incontro tra domanda e offerta di lavoro pubblico” e garantirà, si legge, “la massima digitalizzazione e la massima trasparenza di ogni selezione”.
La due parti del decreto
Il decreto si compone di due parti, la prima disciplina i concorsi e le modalità di arruolamento del personale pubblico, la seconda dispone le assunzioni, tutte a termine e legate al Recovery plan, quindi con durata di 36 mesi e non oltre il 2026. Il piano prevede anche “premi” ai dipendenti pubblici.
Ma a fare la parte del leone è la giustizia: arrivano 16.500 assunzioni a termine all’ufficio del processo da assumere in 2 scaglioni, 326 per la giustizia amministrative e 5.410 unità di personale amministrativo della giustizia, per coprire le professionalità esterne che servono alla digitalizzazione dei tribunali, come esperti informatici, tecnici di edilizia, analisti di organizzazione.
Un concorso rapido, con una sola prova orale, sarà indetto entro 30 giorni, poi, per l’assunzione di 500 persone (potranno salire a 800 in caso di necessità) per la governance del Recovery plan: 80 di queste (non le 350 inizialmente previste) sono destinate alla Ragioneria dello Stato.
Arrivano anche 1000 persone a supporto degli enti locali “nella gestione delle procedure complesse”; 400 assunti all’unità per la transizione digitale; 67 all’Agid.
E ancora: 9 dirigenti rafforzeranno il ministero dell’Economia e le sedi territoriali della Ragioneria, dieci esperti potranno essere assunti alla Ragioneria e altri 160 presso le altre amministrazioni per l’attuazione del piano.
(TiscaliNews)