Povertà: Cgil, Basilicata quadro desolante, 8 anni indietro
Distrutte immagini di nord del Mezzogiorno e di isola tranquilla
La povertà presenta in Basilicata un “quadro desolante, persino in confronto con altre regioni meridionali”, e i dati dell’Istat “ci consegnano un’immagine regressiva della regione”, con un indicatore che “torna sui livelli del 2012, cancellando ben otto anno di faticosa riduzione”.
Lo hanno detto, commentando i dati dell’Istituto di statistica, il segretario generale della Basilicata della Cgil, Angelo Summa, e il direttore scientifico dell’Ires-Cgil, Ettore Achilli.
Analizzando i dati, Summa e Achilli hanno sottolineato che “non si può non rilevare l’esaurirsi progressivo di ogni politica sociale e welfaristica da parte della giunta regionale attuale”: si registrano, inoltre, la perdita dell'”immagine tradizionale della Basilicata come nord del Mezzogiorno” e la “distruzione” dell’immagine di “isola tranquilla e priva di significative infiltrazioni criminali che la Basilicata poteva mettere in mostra sinora”.
Infine, Summa e Achilli hanno ricordato il “disastro demografico”, oltretutto con quasi 3.600 lucani che hanno lasciato la regione “nel 2020 e nei primi due mesi del 2021: prima della fine, chiediamo alla giunta regionale di fermarsi, ascoltare le parti sociali e riprendere in mano il protagonismo di una programmazione economica dimenticata e abbandonata”.
(ANSA)