CRONACA

Covid: quattro regioni temono il giallo, numeri in risalita Figliuolo, organizzati per eventuale terza dose a tutti

“Siamo attrezzati per la terza dose, ma credo che sia più un richiamo. Non si sa ancora della reale necessità, ma noi siamo attrezzati.

Abbiamo aderito attraverso l’Ue per prenderne grossi quantitativi e avere anche una scorta. Per quella fase dovremo uscire dalla logica degli hub: utilizzare al massimo le capacità dei medici di base, pediatri e farmacisti. Si dovrà andare in una logica strutturale.

Noi siamo organizzati per poter fare il richiamo a tutta la popolazione”. Lo ha detto il Commissario Emergenza Covid, Francesco Figliuolo a Tg2 Post, precisando: “in questo momento stiamo viaggiando quasi esclusivamente con vaccini mRna”.

“Siamo a 58 milioni di inoculazioni con 24 milioni e 200mila cittadini completamente vaccinati, siamo intorno al 45%:un dato importante ma non basta.

Dobbiamo intercettare i cosiddetti indecisi. Insieme alle regioni stiamo mettendo a punto una serie di iniziative: pensiamo alle ‘notti magiche’, a open day e open night, ma ci deve essere anche maggior coinvolgimento dei medici di base, pediatri e farmacisti, affinché rassicurino i rinunciatari.

Il raggiungimento di questo numero di incerti è fondamentale per raggiungere l’immunità di gregge”, ha affermato Figliuolo.

Per convincere gli ultimi irriducibili del vaccino, “quella di utilizzare il green pass per vari tipi di eventi, così come in Francia, potrebbe essere una soluzione per una spinta.

Poi per chi non l’avrà c’è anche il tampone, bisogna comunque rispettare la Costituzione”. Lo ha detto il Commissario per l’Emergenza Covid commentando la decisione in Francia di utilizzare il green pass anche per ristoranti e trasporti.

Sono 888 i positivi al test individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 1.391. Sono invece 13 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 7.

I casi in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 4.272.163, i morti 127.788. I dimessi ed i guariti sono invece 4.103.949, con un incremento di 1.529 rispetto a ieri.

Le persone in isolamento domiciliare: sono 39.119 (-667). In Italia gli attualmente positivi al Covid: sono 40.426, calo di 655 unità nelle ultime 24 ore.

Sono 73.571 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 143.332.

Il tasso di positività è dello 1,21%, in aumento rispetto allo 0,97% di ieri. Sono 158 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia: tre in meno nel saldo tra entrate e uscite.

Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 4 (ieri erano stati 6). Ma i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari, seppure di poco, tornano a salire: sono 1.149, in aumento di 15 unità rispetto a ieri.

Speranza, caroselli? Norme ci sono, vanno rispettate – “Io chiedo sempre la massima attenzione, ci sono delle norme chiare, queste norme vanno rispettate, la mascherina è obbligatoria al chiuso, all’aperto quando ci sono rischi di assembramenti e di non poter mantenere la distanza, la mascherina va mantenuta. Io chiedo a tutti di fare ogni sforzo per rispettare questa impostazione”.

Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine di una visita al Gemelli, rispondendo alla domanda se preoccupano caroselli e assembramenti dei festeggiamenti per la vittoria italiana agli Europei.

“Com’è noto settimanalmente noi monitoriamo tutti i dati, ci aspettavamo una risalita, questa risalita è in corso con numeri più bassi del passato, come abbiamo sempre fatto ci affideremo alla nostra squadra di tecnici che continueranno a fare questo lavoro di verifica, vediamo passo dopo passo come le cose vanno avanti, quello che è certo è che la vera arma per chiudere questa stagione è la campagna di vaccinazione, dobbiamo insistere sulla vaccinazione”, risponde Speranza alla domanda se potrebbero essere allo studio nuove misure restrittive dopo l’aumento dell’Rt e della diffusione delle varianti.

“Sono tutte valutazioni in corso ma intanto voglio dire che in questo momento ci sono 26 milioni di italiani che hanno scaricato il green pass, è un dato straordinario”, sottolinea Speranza, rispondendo a una domanda sui problemi sorti con il green pass, dal momento che si ritiene che la somministrazione di una sola dose di vaccino copra solo al 30 per cento dalla variante Delta.

“Marche insieme all’Abruzzo, alla Sicilia e alla Campania sono sotto osservazione? Ho fatto fare uno studio: la media nazionale sull’incidenza è di circa 13 su 100mila, noi abbiamo poco sopra i 15 su 100mila”.

Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a margine del saluto agli atleti marchigiani in partenza per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo. “Significa – spiega – che abbiamo una media che incide di pochissimi elementi ma con un numero di tamponi importantissimo per i controlli sui focolai…”.

Ricordando i dati dei nove positivi in 24ore e delle nove persone attualmente ricoverate nelle Marche, rispetto ai mille di qualche mese fa, Acquaroli ha ribadito la consueta necessità di prudenza e di rispetto delle norme anti-Covid, rimarcando però che i numeri “ci danno la possibilità di vivere, non dico in tranquillità, in pandemia non bisogna stare mai tranquilli, ma sicuramente una situazione sotto controllo.

Chi vuol venire nelle Marche – ha aggiunto – non è esposto a un rischio se non quello che si vive ovunque in questo momento di pandemia”.

Alcuni presidenti di Regione premono affinché vi sia una considerazione maggiore dei ricoveri in rapporto ai posti disponibili rispetto al numero dei contagi.

“Questo sicuramente ha un senso – ha risposto il presidente – ma non voglio entrare nella discussione politica per evadere una situazione: resto molto prudente, occorre raccontare le cose per quelle che sono e non dipingere cose che potrebbero essere male interpretate dal grande pubblico.

Se si parla di una ‘Regione sotto osservazione’ si può pensare che in quella regione ci sia una situazione di pericolo particolare, i numeri non raccontano questo…”.

(ANSA)

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