APPROVATO PROGETTO SERVIZI AGRO-AMBIENTALI IN AREE PRODUTTIVE
Assessore Cupparo: un progetto innovativo che impegna 987 unità (ex beneficiari della Categoria A del Reddito Minimo di Inserimento fuoriusciti dalla platea della mobilità ordinaria e in deroga) per l’espletamento di 102 giornate.
La Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo, ha approvato il progetto tecnico definitivo per servizi agro-ambientali nelle aree produttive per l’annualita’ 2021, predisposto dal Consorzio di Bonifica della Basilicata, con una spesa di circa 10,3 milioni di euro.
Il progetto sarà attuato per stralci funzionali ciascuno dei quali riguarda gli ex beneficiari della Categoria A del Reddito Minimo di Inserimento fuoriusciti dalla platea della mobilità ordinaria e in deroga pari a n. 987 unità per l’espletamento di 102 giornate per ciascuna unità.
Una convenzione tra il Dipartimento Attività Produttive e l’Amministratore Unico del Consorzio di Bonifica ha definito in dettaglio tutti gli aspetti di realizzazione.
L’assessore Cupparo sottolinea che “si tratta di un progetto innovativo che renderà accessibili e oggetto di manutenzione tutte le aree produttive della regione dando al contempo dignità a queste categorie di lavoratori che saranno coinvolti in attività di manutenzione delle strade di accesso alle aree produttive e turistiche della regione (aree industriali, Pip, Paip, ecc.); manutenzione della viabilità in generale, con priorità alle strade a servizio delle attività produttive; manutenzione del verde urbano e del patrimonio pubblico di particolare interesse naturalistico-ambientale anche attraverso allestimenti con elementi di arredo in legno (panchine, recinzioni, tavoli pic-nic, cestini ed altro).
Dopo attività di formazione successivamente i lavoratori procederanno in squadre autonome. Non è stato certo un lavoro facile che ci ha impegnati in una serie di modifiche dell’originario Progetto RMI di stampo puramente assistenzialistico e soprattutto tenuto conto – aggiunge l’assessore – dell’impossibilità di attingere alle royalties del petrolio.
Per noi, il traguardo a cui guardiamo – conclude – è quello di individuare ed attuare un modello articolato di partecipazione di queste fasce sociali ad attività di pubblica utilità”.