POLITICA
IL SINDACO DI TURSI SULLE ACCUSE DEL CONSIGLIERE REGIONALE SILEO ALLA DOTT.SSA MINARDI
Sul finire dell’estate a fare notizia nella nostra regione è il duro attacco mosso dalla consigliera regionale in quota Lega Dina Sileo nei confronti della dirigente dell’ufficio regionale preposto alla cultura e spettacolo Patrizia Minardi, rea di essere tra le protagoniste di uno spettacolo culturale finanziato dalla Regione Basilicata.
Siamo al paradosso dei paradossi dove invece di apprezzare chi si mette in gioco offrendo la propria collaborazione e la propria passione per la promozione culturale nella nostra terra, viene additato come colui che abusa del ruolo che ricopre.
La dottoressa Minardi che non ha certo bisogno della mia difesa viste le sue eccelse doti umane, culturali e professionali, ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento fondamentale nella promozione culturale e nella crescita della nostra regione che da sempre è rimasta eterna incompiuta dal punto di vista dello sviluppo e dell’esportazione di un territorio e di un patrimonio materiale e immateriale secondi a nessuno.
Al netto delle critiche che si possono muovere agli indirizzi politici a cui seguono dei correttivi che possono solo far del bene a tutti i 131 comuni. Perché chi ci amministra e lo ricordo anche a me stesso che amministro una piccola grande comunità come quella di Tursi, deve essere il rappresentante di tutti e non solo di una parte.
Pertanto mi auguro che oltre agli attacchi a mezzo stampa e ai ragionamenti da bar che possono solo distruggere le basi gettate con Matera Capitale Europea della Cultura e rese già fragili dalla pandemia che ci ha di fatto bloccato oltremodo in un percorso di crescita e sviluppo culturale reso possibile grazie anche e soprattutto all’egregio lavoro di squadra messo in campo dalla dott.ssa Minardi, dalla Fondazione e da tutti coloro che hanno creduto in questo sogno senza distinzioni politiche e territoriali, si torni a fare la Politica vera e non quella del gossip e del sospetto che rischia di alienarci totalmente mettendoci inutilmente l’uno contro l’altro.