AGROBIODIVERSITÀ, IL 1 OTTOBRE INCONTRO ALSIA A ROTONDA
Una valutazione “partecipata”, con il coinvolgimento diretto degli agricoltori, per selezionare i migliori miscugli di antiche varietà di fagioli rampicanti inseriti nelle prove sperimentali dell’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura.
E’ quanto sarà realizzato – sotto la guida di tecnici ed esperti – nel corso dell’incontro tecnico-dimostrativo in programma il 1° ottobre a Rotonda (PZ), alle ore 10:30, nell’Azienda agricola sperimentale dimostrativa dell’Agenzia “Pollino”, per la valutazione dello stato ceroso e secco dei vari miscugli utilizzati nelle prove sperimentali.
L’evento si svolge in collaborazione con la Comunità del cibo e della biodiversità del Pollino-Lagonegrese, e con l’Associaziona Vavilov.
“La selezione partecipata dei miscugli di fagioli rampicanti – ha commentato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi – è stata condotta dalla nostra Azienda “Pollino” con il supporto scientifico di due genetisti di fama mondiale: Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando.
Su questo tema l’Agenzia, dopo aver censito le antiche varietà di fagiolo presenti in Basilicata, sta portando avanti dal 2017 uno specifico progetto, unico nel suo genere in Italia per i legumi, attraverso la coltivazione di 28 varietà antiche, quattro commerciali e sette miscugli.
Delle varietà lucane censite – ha aggiunto Crescenzi – sono state effettuate le caratterizzazioni morfologiche, fenologiche e genetiche.
Il materiale raccolto è stato quindi iscritto nel repertorio della Regione Basilicata per le varietà a rischio di estinzione, poi nell’anagrafe nazionale, e quindi custodito nella banca del germoplasma “Francesco Sassone” dell’ALSIA, ubicata sempre nell’Azienda “Pollino”.
Tutto questo lavoro ha trovato ampia descrizione nel “Quaderno dell’ALSIA” n. 14, supplemento monografico della nostra rivista “Agrifoglio”.
“Il progetto di selezione partecipata – ha detto ancora Crescenzi – punta al miglioramento genetico dei fagioli rampicanti in Basilicata attraverso uno dei sistemi più pratici e moderni di tutela e valorizzazione dell’agrobiodiversità: quello della “selezione partecipata”, in cui sono gli stessi agricoltori ad esprimere giudizi quali-quantitativi sulle produzioni. In tal modo si danno risposte “locali” ai cambiamenti climatici, a vantaggio della sicurezza alimentare e della tutela dell’ambiente”.
Il progetto prevede per il momento la distribuzione del miscuglio di fagioli rampicanti “Arlecchino” a produttori della Basilicata a Francavilla, Castelluccio Inferiore, Colobraro e Rivello, e della Calabria a Mormanno (CS).
Al termine della coltivazione realizzata da quei produttori, una parte del seme sarà restituita all’ALSIA: dopo accurati controlli fitosanitari, questo seme sarà distribuito ad altri agricoltori, per la creazione di una filiera corta con il coinvolgimento di operatori della ristorazione.