“TRE GOCCE D’ORO”, SUCCESSO PER I MIELI LUCANI
Fanelli: “Questi risultati evidenziano l’impegno e la dedizione dei nostri apicoltori”
Successo dei mieli lucani alla 41ª edizione del concorso “Tre Gocce d’Oro 2021 – Grandi Mieli d’Italia”, manifestazione organizzata dall’Osservatorio Nazionale Miele, che si è svolta a Castel San Pietro, in provincia di Bologna.
Si tratta di un concorso molto prestigioso, attento al miglioramento delle qualità dei nostri mieli e alla promozione presso il grande pubblico.
Una rigorosa valutazione, che comprende analisi organolettiche, fisico-chimiche, melissopalinologiche, oltre che un’attenta analisi sensoriale svolta da esperti iscritti all’omonimo Albo, ha permesso di selezionare e premiare 373 mieli di cui 18 con le “Tre Gocce d’Oro”, 145 con le “Due Gocce d’Oro” e 210 con “Una Goccia d’Oro”.
Nonostante l’agguerrita concorrenza – 1.067 diversi mieli provenienti da ogni parte d’Italia e inviati da oltre 400 apicoltori – la Basilicata ha ottenuto molti riconoscimenti.
In particolare, sono stati premiati 17 mieli lucani (8 nella provincia di Potenza e 9 in quella di Matera), di cui 11 con le “Due Gocce d’oro” e 6 con “Una Goccia d’Oro”, riguardanti sia mieli monoflorali quali quello di castagno, coriandolo e trifoglio, sia millefiori e miele di melata.
Nello specifico, le aziende agricole premiate con “Due Gocce d’oro” sono le seguenti: Francesco Paolo Bonelli di Grassano (millefiori, 2 premi), Vaccaro di Potenza (millefiori bio), Alessandra Giordano di Pietragalla (millefiori), Il Nettare degli Dei di Alessandro Montemurro di Matera (melata), L’oro dei campi di Rocco Filomeno di Grottole (trifoglio, 2 premi) e Canio Pepe di Oppido Lucano (millefiori, 3 premi).
Hanno ricevuto il premio “Una Goccia d’Oro” le aziende: L’oro dei campi di Filomeno Rocco di Grottole (castagno coriandolo, 2 premi), Francesco Paolo Bonelli di Grassano (millefiori), Alessandra Giordano di Pietragalla (millefiori, 3 premi) e L’ape d’Agri Apicoltura di Marsicovetere (millefiori).
“Questi risultati evidenziano l’impegno e la dedizione dei nostri apicoltori per un prodotto le cui caratteristiche dipendono fortemente dal territorio d’origine, ricco di essenze arboree e floreali in grado di offrire un variegato repertorio mellifero.
La presenza delle api – è il commento del vicepresidente e assessore alle Politiche agricole e Forestali, Francesco Fanelli – è indice di una corretta gestione del territorio, oltre che un utile indicatore per definire lo stato di salute dell’ambiente, per il ruolo fondamentale che svolge nel mantenimento della biodiversità conservando la flora spontanea e garantendone la riproduzione”.