POLITICA

“Alle interrogazioni si risponda nelle sedi opportune”

A sottolinearlo i due vicepresidenti del Consiglio regionale Baldassarre e Polese in riferimento alla precisazione sulla notizia pubblicata dall’Ufficio stampa

“Siamo preoccupati dalle precisazioni che leggiamo sul sito istituzionale della Regione Basilicata a firma dell’Ufficio stampa del Consiglio regionale.

Un atto che riteniamo inopportuno nel rispetto della terzietà che dovrebbe avere un organismo consiliare come l’Ufficio stampa che deve essere al servizio di tutto il Consiglio e di tutti i consiglieri regionali”. E’ quanto dichiarano i due vicepresidenti del Consiglio, Vincenzo Baldassarre (FdI) e Mario Polese (Iv) che aggiungono:

“Nel merito della questione si ricorda che sulla vicenda dei ‘contributi al Comitato Organizzatore + Sport’ abbiamo protocollato una interrogazione ufficiale – a cui da parte nostra non è stata data alcuna esposizione mediatica – alla Presidenza del Consiglio regionale sulla quale attendiamo le risposte da parte di chi è competente nel ruolo e istituzionalmente qualificato a farlo nelle sedi deputate”.

E ancora spiegano i due vicepresidenti del Consiglio regionale Baldassarre e Polese: “Se poi l’Ufficio stampa ritenesse di rispondere agli articoli di stampa riguardo alle notizie pubblicate sui giornali ne ha il pieno diritto nel rispetto delle regole deontologiche, ma senza entrare nel merito delle funzioni istituzionali dei consiglieri regionali.

Tanto è dovuto in riferimento al passaggio, nella replica dell’Ufficio stampa, in cui si fa menzione del voto espresso dai componenti dell’Ufficio di presidenza che appare un giudizio non dovuto e non richiesto.

Tanto più che nella interrogazione, proprio a partire da qual voto viene chiesto se in forma di autotutela si ritenesse di assumere eventuali atti correttivi. Materia che ribadiamo è istituzionale e non comunicativa”.

“Si sfrutta l’occasione – concludono Baldassare e Polese – per chiedere al Presidente del Consiglio regionale una solerte risposta istituzionale all’atto ispettivo da noi firmato e rimandare in quella sede eventuali discussioni sul merito”.

 

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