Libera Basilicata esprime vicinanza e sostegno a Salvatore Iacobellis
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Nel pomeriggio di ieri l’ex sindaco di Scanzano Jonico Salvatore Iacobellis ha affidato ai social il racconto di un tentativo di aggressione subito dalla moglie domenica scorsa.
‘’Domenica sera- scrive Iacobellis- mia moglie è stata prima insultata e poi ha subito un tentativo di aggressione, per fortuna l’aggressore è stato trattenuto da avventori di un bar che colgo l’occasione per ringraziare.
Certo mia moglie non è tipo da tirarsi indietro ne ha subite tante in questi anni e certo non si è tirata indietro ne si è fatta intimorire da un siffatto personaggio, ma credo che ormai sia arrivato il momento di iniziare a pensare di farsi una vita altrove.
Le colpe di mia moglie secondo il siffatto personaggio: primo essere mia moglie. Secondo non dovevamo parcheggiare la macchina vicino a quella del figlio, perché se sai di essere nel mirino devi parcheggiare lontano, perché se ti bruciano la macchina come in effetti è successo, si deve bruciare solo la tua.
Non è la prima volta che ci tocca subire invettive di questo tipo, già un po’ di anni fa un gruppo di mamme scrisse al prefetto e alla preside della scuola che bisognava costruire un muro per separare i percorsi di ingresso tra me e gli studenti ,perché, cito le testuali parole, se lo fanno saltare in aria la cosa importante che in quel momento sia solo.
Certo a me dispiace che per colpire me hanno subito danni anche i miei vicini, ma se la mia famiglia a distanza di tempo deve ancora subire tutto questo credo sia arrivato il momento di lasciare’’.
Restiamo sconcertati dal racconto di Iacobellis, uno degli uomini e amministratori sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e, soprattutto, una persona che ha sempre avuto la forza e il coraggio di denunciare pratiche che, nella maggior parte dei casi, hanno purtroppo trovato tristi conferme nelle inchieste delle Procure e nel commissariamento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose deciso nel dicembre 2019.
Salvatore Iacobellis sappia che non è solo, a lui e alla sua famiglia non solo esprimiamo solidarietà, ma ci uniamo con forza a quello che egli stesso ha sempre ribadito: prima della mafia bisogna combattere la mentalità mafiosa, che è quella che punta il dito su chi suo malgrado subisce ingiustizie e ritorsioni, anche gravi, e non lo fa contro chi è autore o mandante di tali azioni.
Coordinamento Libera Basilicata