CULTURA E EVENTI

Mostre per il weekend, da LaChapelle a Canova e Velázquez

A Montalto delle Marche analogie tra Sisto V e Pericle Fazzini

NAPOLI – David LaChapelle e Antonio Canova, Diego Velázquez, Giuseppe Loy e Pericle Fazzini: sono alcuni dei protagonisti delle mostre di questa settimana.

NAPOLI – Al Maschio Angioino la creatività e l’indagine sull’umanità dei nostri tempi di David LaChapelle in una mostra, curata da Vittoria Mainoldi e Mario Martin Pareja, che presenta opere inedite in un costante dialogo tra il lavoro esposto e lo spazio ospitante.

Dal titolo “David LaChapelle” e allestita dall’8 dicembre al 6 marzo 2022, l’esposizione presenta 40 pezzi tratti dai vari periodi significativi della carriera dell’artista – dal 1980 fino a oggi – accanto a una selezione di opere esposte per l’occasione.

MONTALTO DELLE MARCHE (AP) – Un Papa visionario e uno dei maggiori scultori del ‘900, apparentemente distanti tra loro eppure simili in alcuni tratti: si intitola “Sisto V e Pericle Fazzini Gloria e Memoria” la mostra in programma dal 13 dicembre al 30 giugno 2022 a Palazzo Paradisi.

Da un’idea di Vittorio Sgarbi e Daniela Tisi e pensata in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla nascita di Sisto V, l’esposizione racconta i due personaggi per evidenziarne le analogie: nati entrambi a Grottammare e molto legati al Comune di Montalto delle Marche, sia Sisto V che lo scultore dimostrarono grande attaccamento alle proprie radici.

Di Fazzini la mostra espone oltre 50 opere, mentre l’appendice dedicata al Papa presenta il Reliquiario accanto a monete, testoni, piastre, scudi, baiocchi e medaglie coniate dalla zecca che Sisto V istituì a Montalto durante il suo pontificato.

BRESCIA – Alla Pinacoteca Tosio Martinengo il progetto “Velázquez per Ceruti”, a cura di Guillaume Kientz: fino al 27 febbraio 2022 l’inedito confronto tra Diego Velázquez e Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto a partire dalla tela “Il pranzo”, firmata dal maestro spagnolo (una delle prime opere realizzate) e mai esposta in Italia, un prestito eccezionale, proveniente dall’Ermitage di San Pietroburgo.

In contemporanea (dal 2 dicembre al 23 gennaio 2022), proprio all’Ermitage sono esposte due opere di Ceruti, “Lavandaia” e “Filatrice”, in cui il pittore si concentra sulla dignità del quotidiano vissuto dalla povera gente.

ROMA – A Palazzo Barberini dall’8 dicembre al 27 febbraio 2022 la mostra “Giuseppe Loy. Una certa Italia Fotografie 1959-1981”, a cura di Chiara Agradi e Angelo Loy, prima retrospettiva a 40 dalla scomparsa dell’artista e fotografo: 135 stampe originali in bianco e nero, documenti d’archivio, poesie, epigrammi, scatti familiari e un video che ripercorre l’amicizia tra Giuseppe Loy e gli artisti Alberto Burri, Afro e Lucio Fontana, raccontano del protagonista l’impegno politico e lo sguardo acuto sull’Italia accanto a frammenti della sua vita privata.

“Segni. Un progetto fotografico sulla violenza contro le donne” è allestita a Palazzo Braschi dal 7 dicembre al 13 marzo 2022: realizzata dal “Cortile dei Gentili” e dalla Consulta femminile del Pontificio Consiglio della Cultura, la mostra racconta le storie, gli sguardi, i gesti e gli spazi di chi ha vissuto e subito esperienze di violenza domestica. Dal 4 dicembre al 6 marzo 2022 l’Auditorium Garage accoglie “An Unguarded Moment” (Un momento incustodito), la mostra antologica di Adrian Tranquilli che dopo anni di assenza torna a esporre nella Capitale. Tra storia e attualità, figure reali e immaginarie, il percorso si snoda lungo video, installazioni, sculture, fotografie e interventi sonori per raccontare il particolare universo visivo dell’artista, costruito attraverso riferimenti alle icone che popolano il nostro immaginario collettivo.

MODENA – Dal 10 dicembre al 13 marzo 2022 è in programma la mostra dossier “Paesi vaghissimi. Giuseppe Zola e la pittura di paesaggio”, negli spazi de “La Galleria. Collezione e Archivio Storico” di Bper Banca. A cura di Lucia Peruzzi, il percorso approfondisce attraverso 8 tele la figura singolare di Zola, pittore attivo nel contesto artistico ferrarese del XVIII secolo, la cui vastissima produzione si concentrò quasi esclusivamente sul paesaggio.
BOLOGNA – “Antonio Canova e Bologna. Alle origini della Pinacoteca”, a cura di Alessio Costarelli, è allestita dal 4 dicembre al 20 febbraio 2022 alla Pinacoteca Nazionale di Bologna: pensato per approfondire il tema dei rapporti tra Antonio Canova e la città di Bologna, le sue istituzioni ed i suoi artisti, la mostra presenta dipinti, sculture, manoscritti e documenti provenienti da diverse istituzioni museali, biblioteche e archivi ad affiancare le opere del museo, il cui percorso espositivo permanente è parte integrante del progetto.

ANSA

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