CRONACA

Francavilla piange la scomparsa di Carmelo Pangaro, pioniere dell’imprenditoria

Qualche giorno fa, dopo una lunga ed estenuante lotta, combattuta con il vigore che solo l’amore per la vita, per gli affetti familiari e per la propria missione terrena sa alimentare,è venuto meno all’affetto dei suoi cari e della comunità Carmelo Pangaro, amico per i tanti che gli erano profondamente legati, stimato da tutti per le doti di lungimirante imprenditore, che ha segnato un’epoca nella storia economica e sociale della nostra comunità e del territorio.

E’ stata una lotta impari combattuta contro un nemico subdolo ed invincibile, che, nel tempo, ha messo a dura prova la sua tempra di uomo forte e reattivo e che solo all’ultimo assalto, dopo vari tentativi respinti con ferrea volontà e l’ausilio della scienza, ha colpito nella parte più vulnerabile, costringendolo ad resa consapevole ed ineluttabile.

E così l’uomo forte, rafforzato da tante vicissitudini fisiche e dalle difficoltà che qualsiasi cittadino dedito ad attività imprenditoriali private affronta, si è arreso lasciando dietro di sé una grossa eredità di affetti, di stima e di gratitudine in quanti sono stati suoi collaboratori o che si sono formati alla sua scuola di imprenditore, per molti anni riferimento per le generazioni dei tanti desiderosi di riscattare questi territori spesso disattesi nelle loro aspettative.

Colto, dotato di intelligenza viva e fortemente intuitiva, pronto a recepire ogni innovazione, sin da giovane aveva sferrato una grande sfida in una comunità post rurale ed in evoluzione come la nostra, nel convincimento che il riscatto delle nostre popolazioni poteva essere alimentato dalla capacità della iniziativa privata, auto-propulsiva, che avrebbe dovuto sopperire all’atavica disattesa aspettativa dell’intervento pubblico.

Nascevano così le Officine Pangaro, in via Gianturco,che, per un lungo periodo, sono state l’unica linfa nel settore del lavoro e dell’occupazione della nostra comunità, una vera scuola di formazione professionale per i tanti dipendenti che, successivamente, si sono essi stessi organizzati in proprio moltiplicando le opportunità lavorative e favorendo la crescita socio-economica della realtà francavillese.

Ma la sfida nella quale si era lanciato Carmelo era una competizione delicata ed esaltante con grandi case produttrici, in quanto la produzione delle Officine Pangaro riguardava la realizzazione di macchine per l’edilizia, che dovevano dare risposte in termini di efficienza, economicità e sicurezza, rispetto a prodotti similari immessi sul mercato dalle grosse case produttrici nazionali.

La piccola Azienda Pangaro in quegli anni è riuscita a conquistare settori significativi del mercato, che andavano dal livello locale, a quello regionale, a quello interregionale.

Quello è stato un periodo fecondo della crescita qualitativa dell’Azienda e dell’integrazione in mercati nuovi, la cui domanda era alimentata da fattori espansivi legati alla costruzione ed alle opere pubbliche.

La dimensione dell’Azienda, tuttavia, con l’immissione in nuovi mercati, richiedeva innovazioni tecnologiche significative e spazi adeguati, per cui spostava la sua attività nella nuova struttura aziendale in località Vigna Chiesa, che, dalla fine degli anni 70 all’inizio degli anni 90, occupava circa 70 maestranze tra dipendenti ed indotto.

Da quella esperienza nacque la vocazione imprenditoriale della nostra comunità, che alimentò una vera scuola di formazione e fu fucina per i tanti che, successivamente, sposarono l’iniziativa privata quale mezzo di crescita e di riscatto socio-economico.

Possiamo senz’altro affermare che Carmelo fu antesignano e maestro per tanti ex dipendenti e non , in quanto impersonificava l’uomo illuminato capace di grandi iniziative e di rottura con il passato e con la pratica clientelare.

Nel 1978 il gruppo dirigente locale della Democrazia Cristiana,d’intesa con quello provinciale, dovendo individuare il proprio candidato alla carica di Sindaco nelle elezioni comunali di quell’anno, ad unanimità, lo designò candidato Sindaco, perché ritenuto persona capace di traghettare il paese sulla via della innovazione , del riscatto e della crescita sociale

Pur non vincendo quelle elezioni, la sua candidatura fu avvertita come volontà di reale cambiamento e costituì il miglior risultato conseguito dalla lista unitaria DC dal 1962 al 1978.

Successivamente ricoprì la carica di Vice-Sindaco nell’Amministrazione DC vincente nel 1983 ed, in seguito, fu

Consigliere di Amministrazione della Banca di Risparmio di Calabria e Lucania, carica che ricoprì per un quinquennio.

La sua attività di imprenditore fu, però, preponderante rispetto a quella pubblica e lo assorbì nella ricerca di nuovi mercati e di innovazioni tecnologiche, ma la crisi del settore della costruzione e delle opere pubbliche avvenuta negli anni 90, colpì anche la sua azienda.

Bisognava ricercare nuove prospettive ed emergeva la necessità di una riconversione, che lo portò ad investire nell’area industriale di Senise, dove una ingiusta ed inattesa determinazione dell’Unione Europea finì per limitare la programmazione aziendale e la riconversione dell’attività, determinando una criticità, che ha lambito molte delle attività produttive insediate in quell’area.

Frattanto Carmelo, insieme all’attuale Assessore Regionale Franco Cupparo rilevarono la S.T.A.C S.p.a, fondando la C&P in località Ischia di Chiaromonte, riattivando la produzione dello stabilimento, che, nel tempo, sotto la direzione di Cupparo, conquisterà fette consistenti del mercato, diventando una azienda leader a livello nazionale nel settore della prefabbricazione.

Lo stesso Assessore Cupparo, nel saluto che ha voluto dedicare a Carmelo dopo la celebrazione del rito religioso, ha ricordato pubblicamente la valenza dell’azione di accompagnamento e di supporto offerto da Pangaro nella fase di gestazione e di avvio di quella iniziativa imprenditoriale.

Francavilla ed il territorio,pertanto, perdono, una figura emblematica, che ha segnato un’epoca significativa, a cui si deve la crescita della cultura aziendale e la nascita di un modello organizzativo delle micro realtà imprenditoriali locali; Carmelo, in questo, è stato antesignano e precursore, indicando un percorso che altri nel tempo hanno intrapreso e percorrono.

Credo che l’Amministrazione Comunale di Francavilla, da sempre sensibile nel segnalare alla storia i suoi figli più meritevoli, debba valutare, nell’autonomia delle proprie determinazioni istituzionali, la opportunità di rendere imperituri il suo nome e la sua azione di imprenditore illuminato, intitolandogli uno dei tanti viali, ad oggi, senza intitolazione, dell’area produttiva. Sarebbe un bel gesto ed un messaggio significativo per le nuove generazioni.

Antonio Amatucci

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