Mahmood & Blanco vincono il Festival di Sanremo 2022 con il brano ‘Brividi’
Al secondo posto si è classificata Elisa, con O forse sei tu; al terzo Gianni Morandi con Apri tutte le porte.
Questa la classifica finale del festival di Sanremo 2022 dal quarto al 25/o posto: Irama, Sangiovanni, Emma, La Rappresentante di Lista, Massimo Ranieri, Dargen D’Amico, Michele Bravi, Matteo Romano, Fabrizio Moro, Aka 7even, Achille Lauro feat.
Harlem Gospel Choir, Noemi, Ditonellapiaga e Rettore, Rkomi, Iva Zanicchi, Giovanni Truppi, Highsnob e Hu, Yuman, Le Vibrazioni, Giusy Ferreri, Ana Mena, Tananai.
La serata finale di Sanremo 2022. Si apre con l’Inno di Mameli suonato dalla banda della Guardia di Finanza, che poi lascia la scena sulle note della marcia Armi e Brio.
Il festival di Sanremo rende omaggio a Lucio Dalla, scomparso dieci anni fa. “Prendiamo questo cappellino, un paio di occhiali ed è subito poesia. La poesia di Lucio Dalla”, dice Sabrina Ferilli evocando il cantautore bolognese, mentre l’orchestra intona il brano Felicità.
“L’ultimo applauso Lucio lo ha ricevuto qui, quando nel 2012 diresse l’orchestra (per Pier Davide Carone in gara, ndr) – aggiunge Amadeus -.
Lo sentiamo ancora vicino. Lui dava la piacevole sensazione di essere suoi amici”. “Con la sua umanità e l’empatia verso gli ultimi che portava anche in studio in tv – ha ricordato Sanrina Ferilli – capivi cosa significa essere un artista che va oltre la musica. E Lucio andava oltre la musica”.
L’Ariston si scatena e poi premia con la standing ovation un assaggio in anteprima mondiale del musical di Raffaella Carrà, tratto dal film Explota Explota.
Sulle note di brani indimenticabili, Ballo Ballo, A far l’amore comincia tu, Rumore, Fiesta, riarrangiati ad hoc dal maestro Leonardo De Amicis, vanno in scena le coreografie firmate per l’occasione da Laccio – uno dei giovani direttori artistici e coreografi italiani più eclettici e poliedrici – con l’amichevole coordinamento artistico di Sergio Iapino, inquadrato in platea.
Un’ideale “apertura” del tour globale che, restrizioni permettendo, debutterà tra fine 2023 ed inizio 2024 e attraverserà i palcoscenici di tutto il mondo.
“Una nuova perla che si aggiunge al filo che mi porto dietro idealmente”. Un emozionatissimo Massimo Ranieri riceve il Premio della Critica Mia Martini assegnato dalla sala stampa.
Il premiocritica a Massimo Ranieri.
“Nel mio filo di perle ci sono tutti coloro che mi hanno amato e che hanno fatto crescere come uomo: Giorgio Strehler, Bolognini, De Sica, Damiano, Steno, Lelouch.
Oggi ne aggiungo una particolare, molto importante, inimmaginabile. Non me lo aspettavo, è una sorpresa meravigliosa”, ha detto Ranieri aggiungendo che “la Befana è arrivata tardi, ma meglio tardi che mai”.
Il brano parla di migranti “ed è un problema che viviamo drammaticamente ancora oggi. Anche io sono stato emigrante, anche solo per un mese a 13 anni: ero la spalla di Sergio Bruni.
Ho attraversato l’oceano ed ero terrorizzato. Attraverso questa canzone ho rivisto quella scena e ho pensato penso a questi poveri cristi che viaggiano su questi barconi, senza acqua, senza cibo, alle intemperie”.
E prima di sciogliersi in un pianto liberatorio, fa un appello ai giornalisti: “abbiamo bisogno di voi, la canzone va difesa, sperando che presto si riprenda a lavorare”.