Privacy per foto e W-Fi, le novità di Android 13 ‘Tiramisù’
Google lancia la prima versione in attesa del rilascio autunnale
Nel fine settimana, Google ha rilasciato la versione di test di Android 13, conosciuto come ‘Tiramisu’.
Per la prima volta, il sistema operativo per smartphone e tablet del colosso americano prende il nome di un dolce italiano.
Tante le novità per l’aggiornamento, che si potrà installare in autunno a partire dai telefonini Pixel di Google, molte delle quali incentrate sulla privacy.
Sebbene la cosiddetta developer preview contenga solo parte delle funzionalità che saranno presenti nel pacchetto di installazione finale, è già possibile evidenziarne alcune provate dagli sviluppatori.
Con Photo Picker, ad esempio, il nuovo sistema permetterà alle app installate dal Play Store di accedere solo ad alcune immagini selezionate e non a tutta la galleria sullo smartphone.
Un caso d’uso potrebbe essere l’utilizzo di un’applicazione per l’editing fotografico. Se oggi, al primo accesso, bisogna concedere l’autorizzazione a tutto il catalogo delle foto o negarla, con Android 13 potranno essere selezionati solo i file da “leggere”, per modifiche o condivisioni, aumentando così la sicurezza.
Lo stesso concetto di privacy viene applicato alla ricerca di reti Wi-Fi da parte di app di terze parti. Con Android 13, quando un’applicazione, spesso alla prima configurazione, dovrà connettersi ad una rete wireless conosciuta, non potrà monitorare anche il sensore gps, per la localizzazione, come avviene adesso.
Una misura con cui si evita che sviluppatori e software house sappiano, con precisione, la posizione geografica di chi usa i loro programmi, senza un reale scopo.
Una versione di Android 13 sarà dedicata agli smartphone pieghevoli, che prendono sempre più piede tra i consumatori, con menu e personalizzazioni specifiche. Secondo la tabella di marcia di Google, l’aggiornamento vedrà altri cinque rilasci “beta” di test, prima della release definitiva in autunno.
ANSA