CRONACA

Ucraina, al via Consiglio sicurezza Onu: appello alla moderazione

Nella notte la casa Bianca aveva affermato che quello del ritiro delle truppe dal confine con l'Ucraina era un annuncio "falso" da parte della Russia, che invece ha schierato altri 7.000 soldati

E’ iniziata al Palazzo di Vetro dell’Onu la riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina.

Con un cambio di programma all’ultimo minuto all’incontro e’ presente anche il segretario di stato Usa Antony Blinken. Le Nazioni Unite lanciano un appello alla “moderazione” da tutte le parti.

Lo ha detto al Consiglio di Sicurezza Onu il sottosegretario agli affari politici Rosemary Di Carlo. “Non possiamo permetterci di fallire”, ha aggiunto.  DiCarlo ha segnalato “con preoccupazione la notizia di nuove violazioni del cessate il fuoco. Se verificati” questi bombardamenti “non si deve permettere che si intensifichino ulteriormente”.

“Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione in questo momento delicato e di astenersi da qualsiasi azione unilaterale che vada contro la lettera e lo spirito degli accordi di Minsk, o pregiudichi la loro attuazione provocando ulteriori tensioni”, ha ribadito il sottosegretario generale agli affari politici dell’Onu.

Un attacco russo in Ucraina è possibile “nei prossimi giorni“: lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, precisando che il rischio di un’invasione russa dell’Ucraina è “molto elevato“.

“Abbiamo ragione di credere” che la Russia stia preparando un’operazione sotto “falsa bandiera” in Ucraina: lo ha detto il presidente Usa Joe Biden parlando con i giornalisti. Joe Biden non prevede di chiamare nuovamente Vladimir Putin. Lo ha detto lui stesso parlando con i reporter nel pieno della crisi ucraina.

Per il momento episodi di de escalation sul terreno non si sono visti“. Lo ha detto il premier Mario Draghi al termine del consiglio Ue informale sulla crisi ucraina.

“L’obiettivo – ha detto il premier – è ora far sedere al tavolo il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

L’Italia sta facendo il possibile per sostenere questa direzione”. “Dobbiamo perseguire la strategia della deterrenza ferma, non dobbiamo mostrarci deboli”.

“La nostra unità è la cosa che più ha colpito la Russia. Avremmo potuto dividerci perché ad esempio nella Nato ci sono tantissimi Paesi non solo quello che viene definito Occidente”. “Non possiamo rinunciare ai principi fondanti dell’Alleanza”, ha sottolineato.

PREMIER DRAGHI

“Sostanzialmente la situazione è quella di qualche giorno fa, questi episodi che sembravano annunciare una de-escalation non sono presi seriamente, quindi dobbiamo rimanere pronti ad ogni eventualità”, ha aggiunto Draghi al termine del Consiglio Ue informale sulla crisi ucraina.

La Russia procede verso un’invasione imminente” dell’Ucraina: lo ha affermato l’ambasciatrice americana all’Onu.

L’esercito intanto ucraino ha reso noto che le forze separatiste appoggiate dalla Russia nell’Ucraina orientale hanno sparato colpi di mortaio contro un villaggio nella regione di Lugansk, colpendo un asilo.

Secondo i militari, non ci sono stati feriti. Lo riporta il Guardian, che pubblica alcune immagini diffuse da ufficiali militari ucraini che mostrano l’asilo danneggiato preso di mira nel villaggio di Stanytsia Luhanska.

Tre adulti sono rimasti feriti nel bombardamento con colpi di mortaio di un asilo avvenuto oggi nel villaggio di Stanytsia Luhanska, situato in territorio controllato dall’Ucraina: lo scrive in un tweet il corrispondente dell’Independent, Oliver Carroll, sottolineando che in quel momento i bambini “erano in un’altra stanza”.

“Ho parlato con un operatore umanitario, il quale ha confermato che il numero dei feriti ora è di tre: un insegnante, un’assistente alla lavanderia e una guardia giurata. I bambini erano in un’altra stanza”, si legge nel tweet. Carroll ha inoltre postato un video che mostra l’interno della parte dell’asilo colpita, con evidenti danni.

“Siamo preoccupati che la Russia crei un pretesto per attaccare l’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. La ministra degli Esteri britannica Liz Truss in visita a Kiev ha accusato Mosca di preparare pretesti per giustificare un’ipotetica invasione dell’Ucraina.

Sul suo profilo Twitter si legge anche: “la Gran Bretagna continuerà a denunciare la campagna di disinformazione della Russia”.

“Gli Usa difenderanno, se devono ogni centimetro di territorio della Nato” da un’aggressione russa. Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin in una conferenza stampa al termine della ministeriale difesa della Nato a Bruxelles. “Non abbiamo visto nessuna prova di de-escalation”, ha ribadito Austin sottolineando che gli Stati Uniti “restano vigili”.

Telefonata tra il capo di stato ucraino, Volodymir Zelensky e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Stiamo seguendo da vicino la situazione sul campo.

E’ urgentemente necessaria una de-escalation”, scrive in un tweet Michel, esprimendo la “solidarietà dell’Ue all’Ucraina” per l’asilo colpito dalle forze separatiste appoggiate dalla Russia, nel villaggio di Stanytsia Luhanska.

Il Cremlino sta monitorando l’escalation della tensione nel Donbass e sta osservando l’enorme potenziale offensivo delle forze ucraine di stanza lungo la linea di contatto, ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “In effetti, leggiamo e vediamo i rapporti da lì.

Naturalmente, il nostro esercito ha più informazioni, considerando i dati provenienti da fonti speciali. Ma è ovvio anche senza tali informazioni che le tensioni stanno aumentando”, ha detto Peskov citato dall’agenzia Interfax. “Negli ultimi giorni abbiamo sentito che la Russia avrebbe conservato un enorme potenziale offensivo al confine.

Ma questo è il nostro territorio di cui stiamo parlando. Nel frattempo, nessuno, nessun rappresentante occidentale ha menzionato l’enorme potenziale offensivo dell’esercito ucraino che esiste sulla linea di contatto”, ha detto Peskov. Il ritiro dell’esercito russo dal confine con l’Ucraina richiederà tempo, ha aggiunto.

Colloquio tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo russo Lavrov. “Oggi invieremo la lettera di risposta agli Usa, sarà resa pubblica perché crediamo indispensabile che le persone possano avere un’idea precisa di ciò che sta accadendo”, ha detto Lavrov in conferenza stampa con Luigi Di Maio.

“Con il ministro Lavrov – ha spiegato il titolare della Farnesina – stiamo coordinando la data per un incontro tra Draghi e Putin”, accettando l’invito del presidente russo al presidente del Consiglio per una visita a Mosca.

LA CONFERENZA

“Il ministro Lavrov mi ha riferito che c’è tutta la disponibilità russa a trovare una soluzione diplomatica alla crisi” in Ucraina. “Alla luce di quanto riferitomi martedì a Kiev dal ministro Kuleba e oggi dal ministro Lavrov, c’è dunque la disponibilità da entrambe le parti a trovare una soluzione diplomatica”, ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella conferenza stampa.

“Deve prevalere la diplomazia, il buon senso, la strada maestra per evitare un conflitto che potrebbe generare conseguenze devastanti per l’intero Continente.

La pace, che allontana ogni dramma dagli effetti incontrollati, è la direttrice da continuare a seguire, è l’unica via che può condurci a una duratura stabilità. Le armi lascino lo spazio alla diplomazia. L’Italia è tra i Paesi più attivi per raggiungere questo obiettivo”.

“Lavorando tutti insieme per una soluzione diplomatica – ha ricordato Di Maio – significa evitare ogni tipo di sanzioni”.

“Le sanzioni – ha detto Lavrov dal canto suo – non possono essere varate se almeno un Paese sarà contrario.

Non credo che l’Italia sia interessata a fomentare la tensione”, anzi “noi vediamo che segue la tradizione della sua diplomazia” che è quella di “non minacciare in continuazione, non promettere punizioni, ma cercare soluzioni”.

“Il principio dell’indivisibilità della sicurezza è un principio che abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a sostenere in ambito europeo e in ragione di questo principio abbiamo deciso di dare una risposta unitaria”, ha detto Di Maio rispondendo ad una domanda sulla risposta congiunta dell’Ue alle lettere inviate da Mosca ai diversi Paesi dell’Unione.

“Ciò che voglio dirti anche rispetto alle tensioni al confine orientale dell’Ucraina, tra Ucraina e Russia è che l’Italia è sempre stata impegnata in prima fila per una soluzione diplomatica e si può contare sull’Italia per raggiungere una soluzione diplomatica”, ha detto Di Maio prima di iniziare il bilaterale a Mosca.

Il premier Mario Draghi è arrivato a Bruxelles dove, a breve, parteciperà al Consiglio Ue informale sulla crisi ucraina. E’ previsto che la riunione dei leader europei duri circa un’ora e non prevede conclusioni scritte.

Poi sarà la volta del vertice Ue-Africa, che inizia nel primo pomeriggio e terminerà nella giornata di domani. Il vertice prevede la presenza di 54 capi di Stato e di governo africani oltre ai rappresentanti delle principali organizzazioni mondiali, a partire dalla numero uno dell’Fmi Kristalina Georgieva.

La prima giornata del summit è suddivisa in diversi roundtable, organizzati a seconda degli argomenti sui quali Ue e Unione Africana provano a gettare le basi per una più stretta cooperazione a tutti i livelli.

Bruxelles ha già annunciato la messa in campo di investimenti per 150 miliardi di euro da qui al 2027. Al termine della prima giornata del vertice è prevista una cena di lavoro a ‘Bozar’, il Palazzo delle Belle Arti situato nel quartiere reale della capitale belga.

La Russia intanto ha annunciato oggi che prosegue il ritiro delle sue forze dalla Crimea con un treno dell’esercito.

“Le unità del Distretto Federale Meridionale, che hanno completato la loro partecipazione alle manovre tattiche nelle basi della penisola di Crimea, stanno tornando alle loro basi su rotaia”, ha reso noto il ministero della Difesa russo alle agenzie russe, mostrando le immagini di un treno carico di camion militari che attraversa il ponte che collega la Crimea al territorio russo.

L’esercito ucraino continua a bombardare infrastrutture e palazzi residenziali” a Donetsk. Lo denunciano i ribelli filo-russi dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk nel Donbass, che affermano di aver risposto al fuoco dei soldati di Kiev. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. Stamattina Kiev ha già respinto l’accusa rivolta nella notte dai separatisti.

Nella notte la casa Bianca veva affermato che quello del ritiro delle truppe dal confine con l’Ucraina era un annuncio “falso” da parte della Russia, che invece ha schierato altri 7.000 soldati.

Mosca potrebbe lanciare “in qualsiasi momento” un’operazione che funga da pretesto per invadere, secondo gli Usa. In Bielorussia sarebbe in costruzione un ponte al confine con l’Ucraina che potrebbe agevolare l’invasione russa, riporta la Cnn. Biden e Scholz chiedono che la Russia compia “passi concreti di de-escalation”. Sanzioni contro Mosca avrebbero “ripercussioni mondiali”, avverte la Fed.

“Il nostro sostegno a Ucraina e Georgia continua”, ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in apertura del secondo giorno di ministeriale Difesa a Bruxelles.

L’adesione alla Nato è una “garanzia di sicurezza” sulla quale l’Ucraina non è disposta a compromessi. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky alla Bbc. Alla domanda se Kiev fosse pronta a rinunciare alla sua ambizione di entrare a far parte dell’Alleanza, come pretende Mosca per superare la crisi, Zelensky ha risposto: “Non è questione di ambizione.

Abbiamo perso 15.000 persone. Non è un’ambizione, è la nostra vita, riguarda il futuro delle persone. Se parliamo di Nato, Ue, dei territori temporaneamente occupati, stiamo parlando della nostra indipendenza. Questo è quello che vogliamo e faremo per il nostro futuro”.

ANSA

Pulsante per tornare all'inizio