CRONACA

Le mostre del week end, da Picasso a Cartier-Bresson

A Roma si scopre di Lenardo, a Milano l'identità in Role Play

Picasso con un dipinto mai visto in Italia, Cartier-Bresson e i suoi leggendari reportage sulla Cina, ma anche Daniele da Volterra con l’effigie di Michelangelo e la scoperta di un fotografo ricco di talento come di Lenardo: sono alcune delle mostre di questa settimana.

FIRENZE – Alla Galleria dell’Accademia dal 15 febbraio “Michelangelo: l’effigie in bronzo di Daniele da Volterra”, mostra a cura di Cecilie Hollberg allestita fino al 19 giugno: per la prima volta sono esposti in un’unica sede i 9 busti in bronzo di Michelangelo attribuiti a Daniele da Volterra (3 esemplari già conservati a Firenze alla Galleria dell’Accademia, al Museo Nazionale del Bargello e a Casa Buonarroti, gli altri in prestito da varie istituzioni museali italiane e internazionali), opere tutte sottoposte per l’occasione a una intensa campagna di analisi non invasive, sia classiche dei materiali che con sofisticati strumenti di ultima generazione e con metodologie innovative.

MILANO – Oltre 100 stampe originali e una raccolta di documenti e materiali d’archivio per un excursus senza precedenti che racconta due momenti-chiave nella storia della Cina, la caduta del Kuomintang (1948-1949) e il “Grande balzo in avanti” di Mao Zedong (1958): è la mostra “Henri Cartier-Bresson: Cina 1948-49 | 1958”, in programma al Mudec dal 18 febbraio al 3 luglio, che presenta i due reportage cinesi attraverso i quali il grande fotografo conquistò la fama internazionale.

All’Istituto dei Ciechi di Milano i quadri scultura tattili di Fulvio Morella: dal 14 al 21 febbraio è allestita la mostra “Fiat Lux”, a cura di Sabino Maria Frassà promossa dal progetto non profit Cramum; sono esposte opere (appartenenti al progetto Blind Wood) da vedere con gli occhi e con le mani, in cui il legno tornito è unito al metallo e al braille, quest’ultimo impiegato non solo quale forma di scrittura ma anche come elemento estetico-decorativo.

“Role Play”, curata da Melissa Harris, è allestita dal 19 febbraio al 27 giugno nella sede di Osservatorio Fondazione Prada a Milano e mette al centro il concetto di individualità: attraverso una selezione di fotografie, video e performance 11 artisti internazionali mettono in discussione le metafore di genere, gli stereotipi, il senso del luogo e le prospettive future per esplorare i processi di ricerca, proiezione e creazione di possibili identità alternative, in bilico tra sé autentici, idealizzati e universali.

Metamorfosi, interdipendenza, ecosistema e simbiosi sono i concetti al centro di “Metaspore”, mostra personale di Anicka Yi allestita a Pirelli HangarBicocca dal 17 febbraio al 24 luglio: l’artista, combinando linguaggi e tematiche provenienti da ambiti differenti (filosofia, biologia, politica, fantascienza), presenta oltre 20 installazioni che scardinano i confini tra scienza e arte, organico e sintetico, umano e non umano.

ROMA – Alla Rhinoceros Gallery di Palazzo Rhinoceros al Velabro, con la Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, arriva in Italia per la prima volta il dipinto cubista di Pablo Picasso “Giovane donna” del 1909, appartenente alla collezione del Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo, che sarà esposto dal 15 febbraio al 15 maggio.

Curato da Raffaele Curi, il progetto espositivo si focalizza sul dipinto in un percorso capace di mescolare musica, danza (dal Ballet Nacional de España al balletto Parade di Erik Satie) e memorie fotografiche della vita del pittore, dedicando inoltre un focus nella mostra al rapporto tra l’artista spagnolo e l’attore italiano Raf Vallo.

Si intitola “Alberto di Lenardo. Lo sguardo inedito di un grande fotografo” la mostra in programma al WeGil dal 12 febbraio all’8 maggio: curata da Carlotta di Lenardo, nipote del fotografo, l’esposizione rivela il talento di un autore del secondo Novecento rimasto sconosciuto fino alla morte (avvenuta nel 2018) presentando 154 immagini scattate in oltre 50 anni di attività.

“Crazy. La follia nell’arte contemporanea” è la mostra allestita negli spazi interni ed esterni del Chiostro del Bramante dal 19 febbraio all’8 gennaio 2023, a cura di Danilo Eccher: con 21 artisti di rilievo internazionale (e più di 11 installazioni site-specific inedite), l’esposizione propone una narrazione complessa e soggettiva della realtà e riflette sulla pazzia che, come l’arte, rifiuta gli schemi stabiliti, fugge da ogni rigido inquadramento, si ribella alle costrizioni.

Fino al 20 febbraio “Inhabit – Murales Etiopia”, mostra collettiva a cura di Mirko Pierri (a.DNA Project), allestita presso Etiopia Temporary Art Hub: nel progetto è esposta la rielaborazione pittorica delle bozze con le quali i 21 artisti internazionali selezionati hanno partecipato al bando indetto un anno fa da Maurizio Albano della PCT srl, società che commissionerà al primo selezionato un’opera di 28 m di altezza per 24 m di larghezza nel quartiere Africano, adiacente la location dove sarà allestita l’esposizione.

ANSA

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