Draghi: ‘In campo quasi 8 miliardi senza scostamenti, aiuti a famiglie e imprese
Il Cdm vara all'unanimità i decreti contro il caro-bollette e per scongiurare frodi sui bonus edilizi, a cominciare dal Superbonus
Il governo è stato “creato dal presidente della Repubblica” con il mandato di “affrontare certe emergenze e conseguire certi risultati”.
Risultati che sicuramente arriveranno tenendo aperte e ampliando le occasioni di un “dialogo” che da parte del governo non è mai venuto meno.
Rivedendo semmai le modalità, anche se per un cambio di metodo “bisogna chiedere anche all’altra parte”. Ammorbidisce il tono ma tiene il punto il presidente del Consiglio Mario Draghi. Presenta i due decreti approvati in Cdm spargendo lodi sui suoi ministri – “vedete come sono bravi, ho un governo bellissimo” si lascia andare – ma avverte che “bisogna tenere dritta la barra del timone”.
Il premier ripete in pubblico il messaggio che “con il massimo rispetto” aveva detto il giorno prima ai capidelegazione: una “strigliata” dopo il caos sul Milleproroghe che aveva anche un po’ stupito i ministri (“non lo avevamo mai visto così”) ma che, spiega in conferenza stampa, serviva “semplicemente” a ricordare “il mandato del governo”.
Anche perché le cose da fare sono ancora tantissime, con i progetti del Pnrr da mettere a terra e le riforme da completare.
“Conto sui partiti e sul Parlamento”, ha detto Draghi, ricordando che i provvedimenti più importanti da portare a conclusione sono tre deleghe, quella sulla concorrenza, che ha appena acquisito anche il tassello mancante dei balneari, quella degli appalti, ferma da mesi Senato, e quella fiscale, che rischia di impantanarsi di nuovo sul catasto.
“E’ stata votata all’unanimità, è difficile cambiarla ora”, ha sottolineato Draghi, dimenticando però che proprio sulla delega fiscale si era consumato uno degli scontri più duri con la Lega, che alla fine non aveva votato il testo.
Ora il problema si è ripresentato e alla Camera, in una lunghissima riunione tra governo e maggioranza, presenti i consiglieri di Draghi, non si è potuto che registrare l’impasse proprio sul catasto.
Magari serviranno altri incontri con i leader dei partiti con cui il premier rivela una consuetudine quasi quotidiana: “li vedo regolarmente”, dice. “Non è che devo fare uno sforzo particolare per vederli ora, l’incontro anche personale è continuo”, precisa, assicurando che comunque le occasioni di dialogo “le intensificheremo a partire dai prossimi giorni” e che il governo è pronto a fare tutto quello “che è necessario e desiderabile” per arrivare all’approvazione dei provvedimenti.
Intanto ha varato, all’unanimità e in un clima che gli stessi ministri definiscono “sereno”, senza strascichi del giorno prima, due decreti, per correggere la cessione dei crediti del Superbonus, e contro il caro-bollette.
Si stanziano “quasi 8 miliardi senza scostamento”, grazie alla ripresa che nel 2021 è andata ben oltre le previsioni, sottolinea Draghi.
Bisogna “proteggere famiglie e imprese” anche nel secondo trimestre dell’anno, con i prezzi di luce e gas ancora alle stelle, l’inflazione in salita e una fase di nuovo rallentamento dell’economia.
E nel frattempo arrivano le prime “misure strutturali” per aumentare la produzione di gas italiano – senza nuove trivelle – e per spingere le rinnovabili.
ANSA