Covid: 28.900 positivi, 129 le vittime Agenas, intensive stabili a 5%, un anno fa 33%. Occupazione reparti era al 37%, quasi il triplo del 13% attuale
Sono 28.900 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 48.886.
Le vittime sono invece 129 (ieri erano state 86).
Sono 204.877 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 330.028. Il tasso di positività è al 14,1%, in leggero calo rispetto al 14,8% di ieri. Sono invece 518 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 2 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 32. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.468 , ovvero 228 in più rispetto a ieri.
In 24 ore in Italia, l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 è stabile al 5%, mentre esattamente un anno fa vedeva un trend giornaliero in crescita arrivando a quota 33%. E’ ferma, invece, al 13%, l’occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area non critica, che un anno fa di questi tempi, continuava ancora a salire ed era quasi il triplo, toccando il 37%. Lo indicano i dati del monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati al 13 marzo 2022, confrontati con quelli del 13 marzo 2021.
Nel dettaglio, rispetto al 12 marzo 2022, l’occupazione di posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti con Covid-19 cala in Emilia Romagna (al 6%) mentre cresce in Campania (5%), Pa Bolzano (2%) e Sardegna (9%). E’ invece, stabile in 17 regioni o province autonome: Abruzzo (al 7%), Basilicata (1%), Calabria (7%), Friuli Venezia Giulia (5%), Lazio (8%), Liguria (6%), Lombardia (4%),Marche (5%),Molise (5%),Piemonte (4%), Pa Trento (2%), Puglia (6%), Sicilia (8%), Toscana (7%), Umbria (6%), Valle d’Aosta (3%) e Veneto (3%).
L’occupazione dei posti letto nei reparti di area medica (detta ‘non critica’) da parte di pazienti con Covid-19, invece, scende in 4 regioni o province autonome: Marche (11%), Pa di Bolzano (10%), Sardegna (19%), Toscana (12%); mentre torna a crescere in 3: Abruzzo (al 20%), Molise (13%) e Pa Trento (7%).
Il tasso e’ stabile nelle restanti 14: Basilicata (al 24%), Calabria (28%), Campania (13%), Emilia Romagna (12%), Friuli Venezia Giulia (11%), Lazio (16%), Liguria (15%), Lombardia (7%), Piemonte (9%), Puglia (19%), Sicilia (22%), Umbria (23%), Valle d’Aosta (13%) e Veneto (7%).
ANSA