Ucraina, la cronaca della giornata La diretta dalle città
13:18 – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky parlerà in videoconferenza con la Camera e il Senato a Montecitorio il 22 marzo alle ore 11.00.
Lo si apprende dalla riunione dei capigruppo della Camera, che è in corso.
13.06 – Il presidente americano Joe Biden parlerà con Xi Jinping domani sull’Ucraina.
Lo afferma la Casa Bianca.
13.00 – Sì dell’Aula della Camera al decreto legge varato dal governo per far fronte all’emergenza determinata dal conflitto in Ucraina. Il testo, che passa al Senato, è stato approvato a Montecitorio con 367 voti a favore, 25 contrari e 5 astenuti.
12.47 – Sono finora 50.649 i profughi in fuga dal conflitto in Ucraina arrivati finora in Italia. Così il Viminale. La maggioranza rimane composta da donne, 25.846, e da minori, 20.478, mentre gli uomini sono 4.325. Le principali città di destinazione dichiarate al momento dell’ingresso in Italia sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna.
12.01 – Sono 130 le persone finora uscite vive dal teatro di Mariupol, bombardato dai russi. Lo afferma l’agenzia Ukrinform citando la parlamentare ucraina Olga Stefanyshyna. “Il rifugio antiaereo vicino al Mariupol Drama Theatre ha resistito. Circa 130 persone sono già state salvate. I blocchi sono stati smantellati”, ha scritto su Facebook la deputata.
11.40 – “La Germania dà il suo contributo e continuerà a farlo. Ma una cosa è chiara: la Nato non entrerà in questo conflitto”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa a Berlino con il capo della Nato Jens Stoltenberg. “Oggi il presidente Zelensky si è rivolto al Bundestag con parole che hanno lascato una forte impressione, e noi siamo con l’Ucraina”, ha anche detto.
11.28 – La Russia ha tutti i mezzi e le risorse per prevenire un default del proprio debito pubblico. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Fin dall’inizio abbiamo detto che la Russia ha tutti i fondi necessari e potenziali per evitare di arrivare ad una situazione di default. Attualmente non ci possono essere default perché la Russia ha i fondi necessari”, ha detto.
11.09 – Il Cremlino rigetta la richiesta della Corte internazionale di giustizia Onu dell’Aja di sospendere l’operazione militare in Ucraina.
11.08 – Oggi riprendono i contatti tra i negoziatori russi e ucraini. Lo fa sapere il Cremlino, citato dalla Tass.
10.43 – Quanto accaduto nel teatro di Mariupol, in Ucraina, “sembra essere stato un attacco deliberato contro un obiettivo civile” frutto di un bombardamento aereo russo. Lo sostiene il governo britannico di Boris Johnson per bocca di James Cleverly, numero 2 del Foreign Office, intervistato da vari notiziari del mattino a nome dell’esecutivo. Secondo Londra, si tratta dunque di “un’evidente violazione del diritto internazionale”, come ha aggiunto il viceministro a Itv in risposta alla domanda se si potesse già evocare un crimine di guerra. Mosca ha ieri attribuito invece il raid alla milizia ultranazionalista ucraina del battaglione Azov.
10.37 – L’aggressione russa dell’Ucraina “porta l’economia europea in un territorio sconosciuto” e “ha rivelato la nostra vulnerabilità collettiva che deriva dalla dipendenza economica da attori ostili”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde alla conferenza ‘The Ecb and its Watchers’. “La Bce è accanto al popolo dell’Ucraina, che ha subito un orribile atto di aggressione”, ha detto Lagarde.
10.25 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha sentito telefonicamente ministro ucraino Dmytro Kuleba. “Ho sentito il collega Dmytro Kuleba. Ho ribadito che l’Italia sostiene il popolo ucraino. La Resistenza ucraina è la resistenza europea, un argine all’ avanzata violenta e pericolosa dell’esercito russo. Massimo sforzo per ritrovare la pace e fermare l’atroce guerra che sta causando sofferenza e morte”, ha scritto su Twitter il titolare della Farnesina Luigi Di Maio, al termine della telefonata con il ministro degli Esteri Ucraino.
10.05 – Il deputato ucraino Serhiy Taruta afferma che il rifugio antiaereo del teatro drammatico di Mariupol ha resistito all’attacco aereo, le persone sono sopravvissute. Lo dice in un post sulla sua pagina Facebook citato da Unian. “Dopo una terribile notte di incertezza la mattina del ventiduesimo giorno di guerra, finalmente buone notizie da Mariupol. Il rifugio antiaereo ha resistito. La gente sta uscendo viva dalle macerie!”
9.35 – La città di “Volnovakha esiste ormai solo sulla cartina, perché in realtà Volnovakha non esiste più, non è rimasto più nemmeno un edificio”. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo, parlando della città dell’est, nell’Oblast di Donetsk.
9.32 – Cinquantatre civili sono stati uccisi nelle ultime 24 ore nei bombardamenti russi a Chernihiv, nel nord dell’Ucraina, vicino al confine bielorusso. Lo ha riferito Viacheslav Chaus, capo dell’amministrazione regionale di Chernihiv in una dichiarazione pubblicata su Facebook citato da Ukrinform. “Nelle ultime 24 ore, 53 corpi di persone civili uccise dai russi sono stati portati all’obitorio”, ha detto.
9.22 – Si alza un muro sempre più forte fra l’Ucraina e l’Europa. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky parlando al Bundestag tedesco. “Questo muro è più forte, con ogni bomba che cade in Ucraina, con ogni decisione che non viene presa nonostante il fatto che voi potreste aiutarci”.
9.19 – “Mariupol prima era una città di 400.000 mila persone, da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20 mila. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1200 donne e bambini. C’erano segnali che all’interno c’erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso”. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo.
8.52 – “La indivisibilità della condizione umana ci deve spingere oggi, con fermezza, insieme agli altri paesi che condividono i valori democratici, ad arginare e a battere le ragioni della guerra aperta dalla Federazione Russa al centro dell’Europa”. Lo dice il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio nella giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, commemorando il 161° anniversario del raggiungimento dell’unità del Paese.
8.12 – Questa mattina alle 9 il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà alla Camera bassa del Parlamento tedesco. In un video diffuso nelle prime ore di oggi Zelensky ha affermato che spingerà “per un sostegno ancora maggiore all’Ucraina”.
7.40 – La Russia ha attaccato nella notte la città di Merefa nell’Oblast’ di Kharkiv, nella parte orientale dell’Ucraina. Gli amministratori locali hanno riferito che ci sono vittime tra i militari ucraini. Lo riporta The Kyiv Independent. Merefa, che ha 21.500 residenti, è stata colpita da un attacco aereo, una scuola locale è stata danneggiata e il centro comunitario locale distrutto.
7.20 – La Borsa di Tokyo termina la seduta in netto rialzo, seguendo l’accelerazione degli indici azionari statunitensi, dopo il primo rialzo del costo del denaro in tre anni da parte della Federal Reserve Usa, con gli acquisti che si concentrano sul comparto che più dipende dalla sostenibilità dell’export in Giappone, mentre gli investitori continuano a monitorare l’evoluzione della guerra in Ucraina. L’indice di riferimento Nikkei avanza del 3,46%, a quota 26.652,89, aggiungendo quasi 900 punti. Sul mercato dei cambi lo yen tratta ai minimi in 6 anni sul dollaro, a un livello di 118,70, e sull’euro a 130,90.
7.18 – “I negoziati tra l’Ucraina e la Russia sono abbastanza difficili”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista con il canale televisivo americano Nbc. “I negoziati sono ancora in corso e sono abbastanza difficili”, ha sottolineato il presidente ucraino e ha osservato che “qualsiasi guerra potrebbe essere finita al tavolo dei negoziati”. Allo stesso tempo, non ha commentato le informazioni apparse in precedenza nei media sulle presunte condizioni di un possibile accordo tra le parti.
ANSA