Draghi e Di Maio ad Algeri, firmato accordo di cooperazione su energia e gas
Nella delegazione italiana anche i ministri Di Maio e Cingolani e l'ad di Eni De Scalzi. 'L'Italia riduce la dipendenza dal gas russo', precisa il premier. Vertice Italia-Algeria il 18-19 luglio ad Algeri
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi è ad Algeri per incontrare per incontrare il Presidente della Repubblica algerina, Abdelmadjid Tebboune.
“I nostri Governi hanno firmato una Dichiarazione d’Intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell’energia.
A questa si aggiunge l’accordo tra Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi ad Algeri dopo la firma dell’accordo sull’energia con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune.
Prima del bilaterale il premier ha visitato il Monumento del Martire
“Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, avevo annunciato che l’Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altre”.
Lo afferma il premier Mario Draghi ad Algeri dopo la firma dell’accordo sull’energia con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune. “Il Governo – aggiunge – vuole difendere i cittadini e le imprese dalle conseguenze del conflitto. Voglio ringraziare i Ministri Di Maio e Cingolani e l’ENI per il loro impegno su questo fronte”.
“Italia e Algeria vogliono rafforzare la cooperazione anche in altri settori. All’incontro di oggi seguirà il quarto Vertice Intergovernativo che – ho il piacere di annunciare – si terrà qui ad Algeri il prossimo 18 e 19 luglio”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi dopo la firma dell’accordo sull’energia con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune. “Prima del Vertice Intergovernativo – ha aggiunto – incontrerò,nuovamente, con il massimo piacere, il Presidente Tebboune, in occasione della sua visita di Stato in Italia a fine maggio”.
“L’Italia è pronta a lavorare con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione”. Così il premier Mario Draghi dopo la firma dell’accordo sull’energia con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune.
“L’accordo non termina nel 2024 ma il flusso sarà costante o su una rampa che andrà a crescere: da Algeri avremo circa 3 miliardi di metri cubi in più di gas subito, altri 6 nel 2023 per arrivare a 9 miliardi, circa 3 miliardi di gas e 3 di Gnl”.
Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani interpellato ad Algeri sull’intesa sull’aumento delle forniture di gas algerino.
Dopo l’incontro con Tebounne- occasione per parlare del Vertice intergovernativo previsto ad Algeri nei prossimi mesi dopo l’ultimo di Roma del 2015 – al palazzo presidenziale Draghi ha presieduto alla firma di un Protocollo di intesa intergovernativa sull’energia e di un accordo tecnico tra Eni – nella delegazione italiana è presente anche l’ad, Claudio Descalzi – e Sonatrach, il gruppo energetico algerino.
Il premier si sposterà poi all’ambasciata italiana di Algeri dove incontrerà la comunità italiana: sono circa 200 le imprese con presenza stabile in Algeria, impegnate nel campo energetico ma anche nei settori delle infrastrutture e delle grandi opere.
A chiudere la visita una cena con il Presidente Tebboune, dopo la quale il premier rientrerà in Italia.
ANSA