Di Maio: “Primo sblocco di alcune navi per il grano ucraino” L’Ue: “Da Mosca vogliamo misure concrete”
“In queste ore si stanno cominciando a sbloccare alcune navi commerciali per portare via parte del grano ucraino dai porti” del Paese.
Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo alla seconda giornata dell’Educazione alimentare della Coldiretti.
La Russia dice di essere pronta al dialogo con tutti i partner internazionali sulle forniture di grano dall’Ucraina, ha detto il viceministro degli Esteri, Andrey Rudenko, rispondendo ad un appello in questo senso lanciato dall’Occide
La Russia, ha inoltre affermato Rudenko, è pronta a fornire un corridoio umanitario per le navi che trasportano prodotti alimentari fuori dall’Ucraina.
Tuttavia le sanzioni contro la Russia dovrebbero essere revocate per evitare una crisi alimentare globale, ha precisato Rudenko. Inoltre, ha aggiunto il viceministro, un’eventuale scorta occidentale delle navi che trasportano grano dall’Ucraina aggraverebbe seriamente la situazione nel Mar Nero. .
“Tutto ciò che proviene dal Cremlino oggi ha davvero poco credibilità, ogni annuncio non può essere ritenuto credibile a meno che non venga seguito da azioni concrete“, ha detto all’ANSA una fonte diplomatica europea commentando le parole di Rudenko. “Sono le azioni illegali della Russia ad aver creato questa crisi, sia energetica che alimentare”, sottolinea.
“La guerra in Ucraina può generare altre guerre per quello che può accadere sui mercati dal punto di vista alimentare ed energetico”.
Lo ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo oggi alla seconda Festa dell’educazione alimentare della Coldiretti. L’insicurezza alimentare dopo la pandemia ha già colpito altre 100 milioni di persone nel mondo, e a questo, ha sottolineato Di Maio, si aggiunge il conflitto in Ucraina con il blocco delle esportazioni di grano. “In alcuni pasi africani – ha aggiunto – la dieta è strettamente dipendente dal pane e l’instabilità alimentare sta provocando instabilità politica”.
I prezzi di molti prodotti di base, come il grano, aumenteranno ulteriormente a causa della guerra in Ucraina, scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla situazione nel Paese, secondo quanto riporta oggi il ministero della Difesa su Twitter.
I combattimenti hanno già messo sotto pressione, anche se indirettamente, i prezzi del grano a livello globale, si legge nel rapporto. Un trend questo destinato a proseguire poiche’ la minaccia del blocco navale russo continua a ostacolare l’ingresso delle navi da carico nei porti ucraini. Con un conseguente crescente impatto sui prezzi dovuto alla carenza di offerta.
Con un via libera alla partenza delle navi cargo straniere, si libera lo spazio nei magazzini per accogliere i nuovi raccolti di grano in arrivo tra poche settimane per un quantitativo di stimato di 19,4 milioni di tonnellate, circa il 40% in meno rispetto ai 33 milioni di tonnellate previsti per questa stagione; una cifra che collocano comunque l’Ucraina al sesto posto tra gli esportatori mondiali di grano.
E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento al corridoio umanitario aperto dalla Russia per consentire alle navi straniere di lasciare il porto di Mariupol e al primo treno merci con un carico di grano dall’Ucraina, arrivato in Lituania attraverso la Polonia, che inaugura la possibilità del trasporto ferroviario dei cereali.
Un cambiamento importante anche per l’Italia che dall’Ucraina acquista il 2,7% delle importazioni di grano tenero per un totale di 122 milioni di chili, ma anche il 15% del mais per 785 milioni di chili. Russia e Ucraina rappresentano insieme circa il 28% delle forniture mondiali di grano che sono in parte bloccati per la chiusura dei porti sul mar nero che impediscono le esportazioni con un impatto drammatico su 36 Paesi che dipendono da Mosca e Kiev per oltre la metà delle importazioni di grano, come Libano, Siria, Yemen, Somalia and Repubblica democratica del Congo, secondo la Fao.
ANSA