CRONACAPOLITICA

Draghi, il governo è qui per servire l’Italia non per stare fermo

L'intervento al congresso della Cisl: 'Il governo è qui per servire l'Italia non per stare fermo'

“Il Governo si è mosso con rapidità per tutelare i lavoratori di fronte alle molte crisi di questi anni.

Abbiamo introdotto l’assegno unico per i figli”, “con la riforma dell’IRPEF abbiamo sostenuto i redditi delle famiglie, soprattutto le più deboli.

Questi maggiori trasferimenti valgono a regime quasi 14 miliardi di euro e rendono il nostro sistema fiscale più razionale e progressivo. Prevediamo che la pressione fiscale quest’anno cali di 0,4 punti percentuali rispetto all’anno scorso – la riduzione più consistente degli ultimi sei anni”. Lo dice il premier Mario Draghi al congresso della Cisl.

“Condivido molto – ha detto aprendo il suo intervento il premier – il titolo che avete scelto per il vostro congresso.

‘Esserci per cambiare’, una frase che racchiude il senso di questo governo, siamo qui per fare quello che serve all’Italia, non per stare fermi e siamo qui per farlo insieme a voi, alle parti sociali”.

Il premier ha parlato anche delle troppe morti bianche nel nostro Paese. “Molto – ha evidenziato – resta ancora da fare, a partire dalla sicurezza dei lavoratori. Voglio ricordare, ancora una volta, le persone che hanno perso la vita mentre lavoravano, oltre 1.200 nel solo 2021.

Alle loro famiglie, ai loro colleghi, esprimo la più sentita vicinanza del governo e mia personale. Con la collaborazione attiva di voi sindacati, siamo intervenuti per rafforzare e rendere più partecipato il sistema dei controlli. Potenziare le attività ispettive, però, non basta.

Le aziende devono fare attività di formazione, di manutenzione, di prevenzione.È un tema di civiltà, che qualifica una democrazia”.

“Interveniamo – ha sottolineato invece parlando della questione del gas – per rafforzare la nostra economia in modo strutturale, per renderla più competitiva e più sostenibile.

Nelle scorse settimane, abbiamo raggiunto accordi con diversi Paesi – dall’Algeria all’Azerbaigian – per ridurre la nostra dipendenza dal gas russo e rafforzare la nostra sicurezza energetica. In settori strategici come i semiconduttori e le batterie abbiamo stanziato somme ingenti e avviato progetti innovativi per riportare la produzione in Europa e ridurre la dipendenza dall’estero.

Accorciamo le catene del valore in settori come il farmaceutico e i materiali critici, e investiamo sulla sicurezza alimentare. Con il PNRR, investiamo nella transizione energetica e in quella digitale”.

ANSA

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