Ucraina, la cronaca della giornata La diretta dalle città
La cronaca della giornata
11.42 – Il negoziatore ucraino David Arakhamia ha dichiarato che Kiev vuole rafforzare le sue posizioni sul terreno con l’aiuto di nuove forniture di armi dall’Occidente prima di riprendere i colloqui di pace con la Russia.
Lo riporta in Guardian
“Le nostre forze armate sono pronte a usare le nuove armi, e poi penso che potremo iniziare un nuovo ciclo di colloqui da una posizione rafforzata”, ha affermato Arakhamia parlando alla televisione nazionale.
10.04 – La Russia ha iniziato a rilasciare passaporti agli ucraini che vivono nelle città occupate di Kherson e Melitopol. Lo afferma il think tank della difesa statunitense Institute for the Study of War, aggiungendo comunque che le autorità di occupazione “continuano ad affrontare problemi nel controllo sociale e nel contenimento delle azioni della resistenza”.
Inoltre, si afferma, le forze russe non sono riuscite a riconquistare le posizioni perdute nell’oblast di Kherson e hanno continuato a difendere le posizioni precedentemente occupate.
Sul altri fronti, Isw rileva che i russi hanno condotto senza successo assalti a sud-est e sud-ovest di Izyum e a ovest di Lyman, si ritiene improbabile un’avanzata importante Sloviansk. A Severodonetsk gli invasori hanno ottenuto piccoli successi, ma gli ucraini continuano a lanciare contrattacchi.
9.29 – Tre civili, incluso un bambino, sono stati uccisi nel corso di bombardamenti russi nella regione ucraina di Lugansk (est) nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergiy Gaidai, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform.
“Il tre giugno 2022, una donna e suo figlio sono stati uccisi nel bombardamento russo di Hirske. Un’altra persona è stata ferita a morte a Zolote”, ha scritto Haidai. Inoltre, le autorità regionali hanno ricevuto informazioni su un altro residente locale ucciso a Hirske tre giorni fa. Alcune persone sono rimaste ferite nel corso di un bombardamento della città di Severdonetsk.
7.25 – L’esercito russo sta rafforzando le posizioni attorno a Sloviansk in vista di una nuova offensiva contro questa città strategica dell’Ucraina orientale: lo ha reso noto lo stato maggiore di Kiev, secondo quanto riporta la Cnn. I russi, che avevano già lanciato un attacco senza successo contro due città a nord e nord-ovest di Sloviansk (Barvinkove e Sviatohirsk), stanno schierando adesso fino a 20 gruppi tattici nella zona. Non è chiaro invece se le truppe di Mosca abbiano guadagnato ulteriore terreno a est di Sloviansk, dopo aver preso il controllo della città di Lyman a fine maggio.
5.38 – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, in una dichiarazione alla Cnn, ha rinnovato la sua richiesta di porre fine alle violenze in atto in Ucraina. “Rinnovo il mio appello per l’immediata cessazione della violenza, per l’accesso umanitario illimitato a tutti coloro che ne hanno bisogno, per l’evacuazione in sicurezza dei civili intrappolati nelle aree di combattimento e per la protezione urgente dei civili e il rispetto dei diritti umani in conformità con le norme internazionali”, ha detto Guterres in una nota.
Ha poi aggiunto che il conflitto ha già ucciso migliaia di persone e sfollato milioni di altre, e che la guerra “ha provocato violazioni inaccettabili dei diritti umani e sta infiammando una crisi globale tridimensionale – cibo, energia e finanza – che sta colpendo sempre di più persone, Paesi ed economie vulnerabili”.
Guterres ha affermato che le Nazioni Unite sono “impegnate nello sforzo umanitario”, ma che alla fine saranno necessari negoziati e dialogo per risolvere il conflitto. “Prima le parti si impegnano in sforzi diplomatici in buona fede per porre fine a questa guerra, meglio è per il bene dell’Ucraina, della Russia e del mondo”, ha affermato.
ANSA