Mahler superstar grazie a ‘Tár’ e Cate Blanchett
Quinta Sinfonia conquista le piattaforme in streaming
Gustav Mahler superstar grazie a ‘Tár’ e a Cate Blanchett: la Quinta Sinfonia del compositore boemo il cui Adagietto e’ gia’ al centro del drammatico finale di ‘Morte a Venezia’ di Luchino Visconti, sta dando la scalata agli indici di ascolto sulle piattaforme in streaming.
La composizione, usata anche nel thriller neo-noir “Decision to Leave” del regista sudcoreano Park Chan-wook in questi giorni nelle sale, e’ co-protagonista del film di Todd Field alla stregua dell’attrice australiana nella parte di una direttrice d’orchestra, Lydia Tár, per cui quella partitura diventa una specie di Moby Dick in quanto l’unica che lei non sia riuscita a registrare con una orchestra di primo piano: un successo che avrebbe permesso alla musicista di completare l’equivalente di un Grand Slam nel tennis, o l’ambito Egot (Emmy, Grammy, Oscar Tony) per i vip dello spettacolo.
Sono due ore e mezza per gli spettatori, ma per Lydia e’ il sogno della vita, mentre la sua carriera e le sue relazioni personali si disintegrano per gli abusi di potere che ha commesso grazie alla sua posizione sul podio.
La Blanchett ha vinto la Coppa Volpi a Venezia per quella parte ed e’ anche grazie al suo carisma che la sinfonia di Mahler sta dando la scalata alle hit parade. Il New York Times ha collezionato pareri aneddotici di fan che hanno scaricato le note del brano di Manhler. In ottobre su Apple Music sono stati il 150 per cento in piu’ del mese prima dell’uscita del film e tre volte rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Tra le richieste piu’ gettonate c’e’ la versione del 1993 per Deutsche Grammophon con la Berlin Philharmonic diretta da Claudio Abbado. Nel film, Lydia Tár usa la copertina dell’album, con la foto del direttore d’orchestra italiano che annota la partitura, come modello per la sua copertina in vista della sospirata registrazione per la stessa etichetta discografica.
La sinfonia e’ considerata uno dei capolavori d Mahler: presentata a Colonia nell’ottobre 1904, non e’ la prima composizione di musica classica a sfondare nella cultura pop, dopo il Canone di Pachebel (“Ordinary People”) e la Cavalcata delle Valchirie di Wagner (“Apocalypse Now”) o l’Adagio di Albinoni (a partire da ‘L’année dernière à Marienbad ‘di Alain Resnais del 1961) o l’altro Adagio per oboe e orchestra di Alessandro Marcello in ‘Anonimo Veneziano’.
Mahler del resto ha gia’ una presenza come colonna sonora di film: dopo ‘Morte a Venezia’ del 1971, la seconda stagione della serie tv ‘Fargo’ ha usato un arrangiamento dell’ouverture della seconda e estratti del finale di ‘Il Canto della Terra’ del 1908.
ANSA