Lagarde: ‘Riforme per Pnrr grande opportunità per Italia’
Audizione della presidente Bce Lagarde al Parlamento europeo. 'Velocità dell'aumento dei tassi dipenderà dai dati'
L’Italia è “il maggior destinatario dei fondi per la Ripresa e la resilienza”, che include “una serie di misure, una serie di cambiamenti che devono avvenire”.
“La nostra speranza dal punto di vista della politica monetaria è che tali misure vengano attuate per aiutare l’economia italiana ad affrontare le difficoltà che è stata la prima ad affrontare quando il Covid ha iniziato a colpire”.
“Credo che sia una grande opportunità per dimostrare che dal punto di vista di bilancio e strutturale” ci può essere una “forte determinazione a trainare l’Italia in una situazione economica migliore”, dice la presidente Bce interpellata in commissione Econ al Pe sull’economia italiana.
“Trovo appropriato e tempestivo che l’Italia abbia per la prima volta una prima ministra donna e le auguro il meglio nello sforzo di guidare effettivamente l’economia italiana”.
In Italia “sono stati compiuti progressi significativi negli ultimi due anni, in particolare in termini di riforme strutturali, di miglioramento della produttività dell’economia italiana, di conseguenza aumentando la sua produzione potenziale. Si spera che quelle misure strutturali rimarranno per lungo tempo.
Questo sarà necessario per dimostrare la loro efficienza per l’economia”, ha segnalato Lagarde, chiarendo di non voler commentare l’attuale situazione politica italiana: “Non lo faccio mai e non lo farò certamente per l’Italia”.
Audizione della presidente Bce al Parlamento europeo
Sui prossimi aumenti dei tassi di interesse della Bce per “garantire che l’inflazione torni all’obiettivo di medio termine del 2% in modo tempestivo” le decisioni “continueranno a dipendere dai dati”.
“Quanto dobbiamo andare oltre e quanto velocemente dobbiamo arrivarci dipenderà dalle nostre prospettive aggiornate, dalla persistenza degli shock, dalla reazione delle aspettative salariali e di inflazione e dalla nostra valutazione della trasmissione del nostro orientamento politico”. Lo dice la presidente della Bce Christine Lagarde nel suo intervento alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo.
“I governi dovrebbero perseguire politiche fiscali che dimostrino il loro impegno a ridurre gradualmente gli elevati indici del debito pubblico“, spiega Lagarde.
A dicembre “illustreremo i principi chiave per ridurre le partecipazioni obbligazionarie nel nostro portafoglio del programma di acquisto di attività. È opportuno che il bilancio sia normalizzato nel tempo in modo misurato e prevedibile”. Lo dice la presidente della Bce spiegando che “i tassi di interesse sono e rimarranno lo strumento principale per combattere l’inflazione”.
“Nell’attuale contesto di alta inflazione, la politica di bilancio deve essere attenta a non aumentare le pressioni inflazionistiche”, aggiunge Lagarde nel suo intervento alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo. “Il sostegno fiscale dovrebbe pertanto essere mirato, personalizzato e temporaneo”.
“Accogliamo con favore anche le proposte della Commissione per riformare il quadro di governance economica dell’Ue”. Lo dice Lagarde nel suo intervento. “Sono necessarie politiche di bilancio sostenibili non solo per garantire la sostenibilità del debito a medio termine, ma anche per sostenere le tre transizioni chiave che determineranno il nostro futuro e il nostro modello di crescita: verso un’energia più pulita, una maggiore sicurezza economica e un’economia più digitale e produttiva”.
Rispetto al price cap “daremo un parere esperto e ponderato”, “per vedere quale ruolo possiamo svolgere, come possiamo aiutare e in quale rispetto dal punto di vista della stabilità finanziaria”, ma “non un’opinione sull’efficienza dello strumento” che non spetta a noi. “Non possiamo certamente agire come sostituti delle decisioni politiche che devono essere prese” e che riguardano “il livello politico e non il livello della banca centrale europea”.
“Quanto, quanto a lungo e quanto in alto” dovranno salire i tassi “non è qualcosa su cui ho un’idea”. “Penso che siano i tassi di interesse che devono essere abbastanza alti per consegnare il target di medio termine di inflazione al 2%, che abbiamo”. “Può darsi che questo ci porti in un territorio restrittivo ma è qualcosa che, come ho detto, discuteremo incontro per incontro e sulla base dei dati”.
L’euro vola fino a 1,0497 dollari, a un soffio da 1,05, segnando i massimi da fine giugno sugli schermi Bloomberg. Sul mercato pesano le parole della presidente della Bce Christine Lagarde, che ha detto che l’inflazione non ha raggiunto il ‘picco’ e spiegato che “alzeremo i tassi ulteriormente”.
Poco prima i governatori olandese Klaas Knot e spagnolo Pablo de Cos hanno usato toni da ‘falco’ che potrebbero mettere in discussione le aspettative per un rialzo dei tassi cauto, inferiore ai 75 punti base, al meeting Bce del 15 dicembre.
ANSA