CRONACA

Covid, Iss: aumentano da 3 a 5 le regioni a rischio alto

Salgono da 7 a 9 quelle in cui il tasso di occupazione dei reparti ordinari supera la soglia d'allerta

Più ricoveri Covid nei reparti ordinari degli ospedali italiani questa settimana, con le regioni oltre soglia che passano da 7 a 9, nonostante i nuovi casi positivi abbiano fatto segnare un’ulteriore discesa (-2,8%).

A livello globale, tendenza alla riduzione dei decessi (in Italia però il valore più alto della regione europea) e Omicron 5 che continua ad essere dominante mentre avanza la sottovariante Cerberus (BQ.1), dal 27,6% al 36,2%.

Da qui l’invito alla cautela da parte dell’Oms perchè, sottolinea l’Organizzazione mondiale della Sanità, i casi rilevati sono inferiori a quelli reali. Cambio di passo poi degli esperti sulle cure rispetto alle varianti.

Dubbi arrivano dall’agenzia europea del farmaco (Ema) secondo la quale i monoclonali sono scarsamente efficaci su Omicron e non neutralizzano BQ.1 e BQ.1.1 che dovrebbero diventare dominanti nelle prossime settimane. Funzionerebbero invece ancora gli antivirali, secondo uno studio dell’ Università di Tokyo, pubblicato sul New England Journal of Medicine.

E sui vaccini, con il ministro della Salute, Orazio Schillaci, arriva la richiesta dell’Italia all’Ue, nel corso del Consiglio Salute, per cambiare le norme di risarcimento danni perché, dice il ministro, “non è ragionevole che gravino sui Paesi” e propone anche di “rinegoziare i contratti d’acquisto per ridurre le forniture sulla base dell’effettiva necessità” e di considerare anche il ritorno ad acquisti nazionali in quanto “il contesto attuale del Covid lo rende legittimo”. In serata è arrivato l’appoggio “al 100%” alle richieste dei ministri della commissaria Ue per la Salute, Stella Kyriakides: “L’Ue è al lavoro per cambiare i contratti d’acquisto e adeguarli alle reali necessità, le aziende siano flessibili”, ha detto.

Intanto nel nostro Paese corre l’influenza. In base all’ultimo bollettino InfluNet dell’Iss, quasi un milione di italiani negli ultimi 7 giorni è stato colto da sindromi simil-influenzali, 3,5 milioni dall’inizio della stagione.

L’incidenza degli ultimi 7 giorni, pari a 16 casi ogni mille abitanti, ha già superato il picco di tutte le stagioni precedenti, a partire dal 2009.

Nell’ultima settimana di novembre, rileva poi Iqvia, i farmaci per la tosse hanno registrato +77% di vendite rispetto a un anno fa, per 25,9 milioni di confezioni, +14% in una settimana.
Sul fronte Covid, invece, nell’ultima settimana, pur se con lievi oscillazioni, secondo il giudizio del direttore generale prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, i dati mostrano una tendenza alla stabilizzazione.

Il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità-Ministero parla di lieve discesa dell’indice di trasmissibilità del Covid-19, con un Rt di 1,10 contro l’1,14 del rilevamento precedente, di poco sopra la soglia epidemica di 1. Scende poi la percentuale dei nuovi casi positivi con un dato più marcato di -2,8% contro lo 0,7% rilevato nel bollettino della scorsa settimana.

In lieve diminuzione anche l’incidenza, da 386 a 375 casi per 100.000 abitanti. Salgono invece i ricoveri con le intensive in lieve aumento (dal 3,2% al 3,4%, ma sempre molto al di sotto della soglia di allerta del 10%), e i ricoveri nei reparti ordinari che a livello nazionale si muovono verso la soglia limite del 15% (14,5% nella rilevazione giornaliera del ministero della Salute all’8 dicembre dal 13,3% del primo dicembre).

Dato che emerge con più evidenza dalla fotografia delle regioni: passano da 7 a 9, infatti, quelle con i reparti sopra soglia. Aumentano da 3 a 5 le regioni ad alto rischio. Tamponi in diminuzione del 5,2% questa settimana rispetto alla settimana precedente.

In totale, i nuovi casi settimanali (2-8 dicembre), secondo il bollettino del ministero della Salute, sono 221.154 contro i 227.440 della settimana precedente mentre i decessi sono 686 (635 il dato precedente). Il tasso di positività è di 17,6% con una variazione di 0,4% rispetto alla settimana precedente (17,2%).

E l’Italia, nell’ultima settimana, conta il numero più alto di decessi, secondo l’Oms: dal 28 novembre al 4 dicembre nella regione Europea sono stati 2.348 i decessi settimanali, in calo del 19%; il più alto numero è stato segnalato dall’Italia, ovvero 462, seguita dai 424 della Francia.

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