Zes, Ugl:”Con il Commissario Gallucci condiviso percorso interr. Puglia-Basilicata”.
Spera (Ugl Metalmec.):"Favorevoli a strategie di sviluppo attraverso rete di sinergie".
“Su gradito invito dell’avv. Floriana Gallucci, Commissario Straordinario del Governo per la ZES Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, l’Ugl Matera ha preso parte all’incontro promosso in occasione dei primi tre mesi di Operatività dello Sportello Unico Digitale della Zes presso la sede di Palazzo D’Aquino a Taranto.
Per l’Ugl era presente il Segretario Provinciale di Matera Pino Giordano unitamente al dirigente sindacale tarantino, Alessandro Dipino.
Gremita la sala, presente oltre all’Ugl, Pasquale Lorusso Vicepresidente Nazionale Confindustria, Lorenzo Alessi coordinatore supporto Zes dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Alessandro Delli Noci e Alessandro Galella Assessori AA.PP. Regione Puglia e Basilicata, Rocco Fuina Amministratore del Consorzio Industriale di Matera, numerosi amministratori e politici lucani tra cui Gianni Pittella, Massimiliano Scarcia, Giuseppe Maglione, Graziano Scavone, Carmine Lisanti.
“Il sistema socio economico della Basilicata e Puglia naturali cerniere tra le due ZES (Puglia e Basilicata), sta attraversando una fase molto difficile in conseguenza sia della crisi economica generale ormai diventata anche sociale, che per il settore manifatturiero del ‘mobile imbottito’ è ancora pienamente in atto, sia di alcune particolari criticità locali, tra le quali la Ferrosud e le imprese del settore chimico, localizzate in Valbasento e la stessa Ilva di Taranto: sistema che si è incancrenito in una fase molto difficile in conseguenza anche della crisi per effetto Covid-19”.
Lo hanno detto nell’incontro Pino Giordano, Segretario Provinciale Ugl Matera e Alessandro Dipino dell’Ugl Taranto per i quali, “è oggi una occasione unica vedere diversi esponenti e discutere su un unico progetto Zes che coinvolge entrambe le Regioni.
Da ormai troppo tempo per Ugl si assiste agli effetti di un preoccupante processo di delocalizzazione della produzione made in Italy invece che dei siti produttivi.
Occorre ripartire dalle politiche giovanili, dal degrado urbano e dallo spopolamento delle aree interne, ma elementi di ottimismo ci sono basta guardare alla vitalità imprenditoriale, la nuova società civile e la sua posizione strategica nel bacino dello Ionio e del Mediterraneo.
E’ giunto il momento di mettere a frutto tutte le potenzialità e farle diventare trainanti, ossia far sì che siano massa critica per far ripartire il Mezzogiorno. Non possiamo che apprezzare quanto detto dal Commissario Zes Gallucci nell’incontro riferendo che le ZES devono attrarre i grandi player internazionali con investimenti di logistica e strutturali nei vari porti e retroporti meridionali, necessari come snodi dei nuovi flussi commerciali in giro per il Mediterraneo.
Dobbiamo pur affermare – ribadiscono i sindacalisti Ugl – che la vecchia politica in passato non ha mai pensato a un sistema di logistica in grado di ridurre i costi di gestione, razionando i flussi e migliorando l’efficienza dell’intero processo di gestione e di spedizione del prodotto finito.
Certo, grazie anche all’attività dell’Ugl e di diverse associazioni tanto già si è sviluppato e fatto, non è il momento di perdersi d’animo perché la ZES è nata e occorre adesso pensare al completamento del sistema infrastrutturale, prima che sia troppo tardi ed anche questo fattore di attrazione venga meno.
E’ l’occasione, di accompagnare e fornire ulteriori informazioni sull’importante opportunità legata alla Zona Economica Speciale jonica e sulla possibilità di fruire dello Sportello Unico digitale, al quale piccole, medie e grandi imprese possono rivolgersi per presentare istanza di Autorizzazione Unica per la realizzazione di progetti di investimento nelle aree comprese nella perimetrazione della Zona Economica Speciale Ionica interregionale Puglia-Basilicata o nell’ambito delle aree di competenza del Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto o di tutto il sistema di competenza Ionica-Potentina-Melfese.
Le ZES, ricordiamo come Ugl, sono state istituite con l’obiettivo di attrarre investimenti e favorire la crescita delle imprese operative o la nascita di nuove realtà in prossimità dell’aree di sviluppo. Per loro riferiamo che necessiterebbero e con urgenza di agevolazioni fiscali, semplificazioni delle procedure amministrative per l’avviamento dell’attività basata sul rilascio dell’Autorizzazione Unica da parte del Commissario Straordinario della ZES.
Dalla Sede Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici di Roma, il Segretario Nazionale Antonio Spera intervenendo in un cordiale saluto col Presidente Lorusso, con il Commissario Gallucci e con il sindaco di Melfi Maglione, ha affermato che: l’Ugl Metalmeccanici sarà da supporto in questa fase, dove si prefissa di essere di stimolo a questa governance Zes per suggerire e orientare le Regioni Basilicata e Puglia nel percorso avvio del Progetto di Sviluppo Strategico. Ecco perché – ha aggiunto Spera – l’Ugl continuerà ad essere osservatore attento e seguirà anche le attività dei ‘tavoli strategici regionali’.
L’Ugl Metalmeccanici riferisce, per quanto di sua competenza, che è disposta a continuare con tutti gli organismi della Zes a dialogare al fine di garantire che siano messe in atto strategie di sviluppo del tessuto imprenditoriale coinvolto nella zona economica speciale e creare sviluppo sul territorio meridionale attraverso una rete di sinergie: fra la Zona Economica Speciale Puglia – Basilicata, da una parte, e, dall’altra, Ugl, istituzioni e imprese.
Tutto deve essere racchiuso in una prospettiva insita nella mission della Zes che deve nascere per attrarre nuovi investimenti, favorire nuove filiere nella logistica e rafforzare i cluster produttivi già presenti sul territorio, come quelli legati al Made in Italy.
Come Ugl – conclude Spera – saremo sempre disponibili e favorevoli a nuovi incontri che rientrano in un’ottica di collaborazione che abbiamo da subito prospettato alla Commissaria Gallucci e al Presidente Lorusso, mettendo a disposizione i nostri dirigenti e le nostre sedi per eventuali supporti logistici, che saranno in prima linea per far sì che nelle loro aree arrivino investimenti, sempre in una logica di rete, che è poi quella della Zes.
Da sempre il sistema delle imprese affronta un ostacolo non indifferente allo sviluppo, e si chiama burocrazia. Ebbene noi Ugl contiamo sulla piena operatività della zona economica speciale anche per invertire questo paradigma paralizzante: il futuro va nella direzione dello snellimento delle procedure”.