Volata finale per gli Oscar, martedì le nomination L’Italia tifa per ‘Le Pupille’, i pronostici della vigilia
Volata finale per gli Oscar: martedì saranno annunciate le nomination per 23 categorie di artisti del cinema e i giochi sono aperti.
‘Variety’ prevede che ‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’, ‘Gli spiriti dell’isola’, ‘Elvis’ e ‘The Fabelmans’ domineranno il campo con otto candidature a testa, ma attenzione a ‘Everything Everywhere All at Once’, uscito rafforzato dalle shortlift dei Bafta e dai Critics Choice Awards: potrebbe staccare il gruppo posizionandosi a quota nove.
Resta il dubbio se la commovente commedia sull’immigrazione prodotta dallo studio indipendente A24 (lo stesso di ‘The Whale’ e ‘Niente di nuovo’) riuscirà a conquistare l’Oscar nella categoria piu’ prestigiosa: il miglior film.
La shortlist è a dieci e il film di Daniel Kwan e Daniel Scheinert potrebbe vedersela con l’epopea di Edward Berger per Netflix sulle trincee nella prima guerra mondiale (15 candidature ai Bafta e cinque nelle shortlist degli Oscar), con il dramedy irlandese di Martin McDonagh che già vede quattro attori favoriti nei rispettivi slot del miglior protagonista e non protagonista.
Favoriti per la top ten anche l’ultima fatica a sfondo autobiografico di Steven Spielberg, il musical su Elvis Presley di Baz Luhrmann, il sequel di ‘Top Gun’, e poi ‘Tar’ di Todd Field, ‘Triangle of Sadness’ di Ruben Ostlund, ‘The Whale’ di Darren Aronofsky, ‘Black Panther: Wakanda Forever di Kevin Feige e il dramma femminista di Sally Potter ‘Women Talking’, l’unico nella rosa dei favoriti diretto da una donna regista.
Per l’Italia l’attesa è per ‘Le Pupille’ di Alice Rohrwacher, entrata nella long list dei migliori corti ‘live action’ dopo che il film candidato dell’Italia, ‘Nostalgia’ di Mario Martone, era stato snobbato nella prima selezione.
A preparare le nomination sono stati i passaggi delle associazioni di categoria: la Screen Actors Guild ha privilegiato film di insieme, i produttori hanno puntato sui sequel e blockbuster (unica eccezione ‘The Whale’) e i registi ancora una volta hanno snobbato le donne per la loro ‘line-up’ di maggior prestigio.
ll caso Spielberg: salvato in corner dai ‘Golden Globes’ (Best Drama e Best Director) dopo esser stato snobbato dai premi per i direttori della cinematografia, ‘The Fabelmans’ non ha incontrato fuori dagli Usa come dimostra l’ostracismo dei Bafta dove, nel team del 76enne regista due volte premio Oscar, solo lo sceneggiatore Tony Kushner ha conquistato una candidatura.
Oltre a Spielberg, la cinquina dei migliori registi dovrebbe includere a Field, McDonagh, il duo Kwan-Scheinert e un interrogativo sul quinto slot: Joseph Kosinski (“Top Gun: Maverick”), James Cameron (“Avatar: La via dell’acqua”) o Berger di ‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’? Cate Blanchett intanto naviga verso il terzo Oscar: nella categoria della migliore attrice doveva essere un duello tra la protagonista di Tar e Michelle Williams di ‘The Fabelmans’, ma dopo che la Blanchett ha vinto ai Globes e ai Critics Choice e la Williams è stata snobbata ai Sag sembra quasi certo che sarà l’australiana a strappare la sua terza statuetta dopo ‘The Aviator’ e ‘Blue Jasmine’.
Ma attenzione anche a Michelle Yeoh di ‘Everything Everywhere’, Viola Davis di “The Woman King’ e Danielle Deadwyler di ‘Till’, altre tre papabili per la cinquina. Per il migliore attore è una corsa a tre tra Austin Butler (‘Elvis’), Colin Farrell (‘Gli Spiriti dell’Isola’) e Brendan Fraser (‘The Whale’), mentre per gli altri tre slot i favoriti sono Bill Nighy di ‘Living’, Adam Sandler di ‘Hustle’ e Paul Mescal del dramma britannico ‘Aftersun’.
ANSA