L’asteroide 2023 BU passerà 3.600 chilometri, ma nessun pericolo
In uno dei passaggi più ravvicinatimai visti, alle 1:28 del 27 gennaio
Conto alla rovescia per il passaggio del piccolo asteroide 2023 BU, che saluterà dalla Terra da una una distanza di soli 3.600 chilometri, ma comunque di sicurezza.
Nessun pericolo in vista, perciò, da uno dei passaggi più ravvicinati mai osservati, previsto nella notte fra il 26 e il 27 gennaio, precisamente alle 1:28 italiane del 27 gennaio sopra la punta meridionale del Sud America.
2023 BU ha un diametro compreso tra 3,5 e 8,5 metri e sarà possibile osservarlo dal pc di casa, grazie alla diretta organizzata dal Virtual Telescope a partire dalle 20:15 e che il canale ANSA Scienza e tecnica trasmetterà in diretta streaming.
“Grazie alle osservazioni, i dati relativi al passaggio di 2023 BU sono stati raffinati ulteriormente e si prevede che la minima distanza dalla Terra sarà raggiunta all’1:28 ora italiana del 27 gennaio, quindi questa notte”, ha detto all’ANSA il responsabile del Virtual Telescope Project, Gianluca Masi. Scoperto appena appena una settimana fa il piccolo asteroide 2023 BU sfiorerà il nostro pianeta passando a 3.600 chilometri dalla superficie, ben più basso dei satelliti per telecomunicazioni e meteorologici che si trovano normalmente a 36mila chilometri, ma ben più lontano dei satelliti in orbita bassa come quella anche della Stazione Spaziale Internazionale che sono a circa 500 chilometri di altezza.
“Sarà il quarto passaggio ravvicinato di sempre, fra quelli registrati, eccetto i cinque asteroidi con passaggi più ravvicinati che invece sono entrati nell’atmosfera poco dopo essere scoperti. L’ultimo di questi è stato meno di un anno fa”, ha aggiunto Masi.
Nel passaggio ravvicinato l’asteroide sperimenterà un cambio di traiettoria a causa della gravità terrestre: prima di incontrare la Terra, 2023 BU aveva un’orbita quasi perfettamente circolare e impiegava 259 giorni per completare un’orbita attorno al Sole.
Dopo il passaggio di questa notte si prevede uno schiacciamento dell’orbita, che sarà completata in 425 giorni. Non ci sono rischi che l’asteroide impatti la Terra ma, anche se dovesse succedere, osserva la Nasa, si tratta di un oggetto sufficientemente piccolo da disintegrarsi quasi completamente nell’atmosfera.
ANSA