Emergenza idrica : rivendicazione dei Diritti nota dell’Assessore alla Sanità di Senise Marranchiello
Sulla vicenda interviene l'Assessore all'Igiene, Medicina Preventiva e Sanità pubblica del Comune di Senise Francesco Marranchiello
“La vicenda del comune di Senise ormai è nota a tutti: la notte tra il 17 e il 18 gennaio scorso, una piena del fiume Sinni ha determinato il crollo di alcuni piloni che sorreggevano la condotta idrica attraverso la quale veniva servito l’abitato della cittadina sinnica.
Conosciute sono anche le difficoltà che l’intera comunità sta vivendo: oltre dieci giorni di completa carenza idrica, interrotte da poche ore di erogazione, non sempre puntuali.
Di tutte le attività messe in campo, l’amministrazione ha prontamente informato i cittadini.
I vari interventi tecnici finora effettuati dall’ente gestore “Acquedotto Lucano S.p.A.”, in attesa del ripristino effettivo dell’originaria condotta, sono stati, invece, dallo stesso pubblicati sul proprio sito, nell’apposita sezione riservatata alle comunicazioni.
Il giorno 28.01 alle ore 10:00 si è tenuto un incontro presso la sala consiliare del Comune di Senise alla presenza dell’ amministrazione comunale, del comitato costituito ad hoc dai cittadini per l’emergenza idrica, dei vertici di acquedotto lucano, sia per la parte tecnica che amministrativa, e alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente, Cosimo Latronico.
Alla luce dei risultati fino ad oggi ottenuti, del recente confronto, delle difficoltà riscontrate e dei problemi di cui quotidianamente la cittadinanza mi riferisce mi sento di affermare che sono, innanzitutto, ingiustificabili le modalità con cui acquedotto pretende di interlocuire con l’utenza: solo lunedì 30 gennaio, dopo 15 giorni circa, dalle ore 8.00, verrà attivato un numero verde per le emergenze.
Eppure siamo nell’era della transizione DIGITALE!
Ancor piu grave però è che, nel corso degli anni, sia mancata la prevenzione attraverso interventi di manutenzione.
Ma del resto è lo stesso direttore tecnico di Acquedotto Lucano a dichiarare, durante un’intervista pubblica, che la società gestore del servizio idrico dal 30 luglio 2002 non abbia contezza della mappatura delle condotte, seppur già realizzate in parte da Acquedotto Pugliese ed in parte dal Consorzio industriale.
Diventa inaccettabile, se non assurdo, che, nel Comune Capitale dell’acqua, in quanto sede dell’invaso più grande d’Europa in terra battuta ed il secondo nel mondo, all’interno delle abitazioni, delle attività commerciali e delle utenze tutte, manchi l’acqua.
E questo perché nella maggior parte dei Comuni della Basilicata non esiste una rete di distribuzione ed approvvigionamento idrico che prescinda da condotte fatiscenti attualmente fuori uso a causa di un’emergenza.
Effettuate tutte queste considerazioni, mi sembra il minimo richiedere, come già fatto negli incontri susseguitisi tra amministrazione comunale, Acquedotto Lucano, Regione Basilicata e Prefettura:
1) Il ripristino immediato della condotta idrica ceduta(entro 20 giorni a partire dal 28.01, termine stabilito dall’incontro di Acquedotto Lucano , Comitato Senisese, Amministrazione comunale e Assessore Cosimo Latronico)
2) La realizzazione, in tempi celeri, di una seconda condotta adduttrice
3) La delocalizzazione del depuratore consortile in una zona già individuata da Acquedotto Lucano
4) La sospensione e la conseguente rateizzazione delle bollette per la fornitura idrica, anche se riferite a periodi precedenti
5) L’acquisto, attraverso procedure di somme urgenze, di serbatoi da installare prioritariamente presso le abitazioni in cui alloggiano persone fragili.
6) Fondi economici per le attività commerciali, a ristoro dei mancati guadagni determinati dalle chiusure obbligate, giustificati anche dal periodo post pandemico e dal rincaro dei prezzi
7) L’individuazione delle cause e delle eventuali responsabilità che hanno determinato l’emergenza.
Resta fermo che se l’ente gestore, con l’ ulteriore ed imminente installazione di una pompa sull’intervento di baypass già realizzato, non sarà in grado di garantire, conformemente alle previsioni, il maggiore approvvigionamento, in termini di litri/tempo, all’intera cittadinanza, oltre al fondamentale ripristino dello status quo ante, l’unica strada da percorrere tempestivamente sarà quella, a mio avviso, della richiesta dello Stato di Calamità Naturale.
Perché in discussione è la salute pubblica, il benessere, la quotidianità, l’economia del paese. Ci sono bambini, anziani, malati, lavoratori da difendere.
Ci sono diritti da garantire, diritti che per definizioni sono di tutti e in quanto tali devono essere rivendicati.
Assessore all’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità pubblica Comune di Senise
Francesco Marranchiello