Salute e natura, Montagnaterapia progetto di Aias Melfi-Matera e Cai per favorire la riabilitazione per aiutare i più fragili
La montagna come cura, come attività capace di promuovere il benessere fisico e la salute, in particolare nei pazienti fragili.
E’ la Montagnaterapia, programma che parte dall’idea che le attività che coinvolgono la montagna possano avere un valore terapeutico, riabilitativo, educativo e preventivo in particolare per i soggetti fragili.
Un’idea innovativa divenuta realtà anche in Basilicata con un progetto che vede insieme l’Aias Melfi- Matera ed il Centro Alpino italiano di Melfi. Obiettivo promuovere il benessere psico- fisico dei pazienti con diverse abilità utilizzando esperienze vissute attraverso il cammino ed in una dimensione di gruppo.
Le attività prevedono l’organizzazione e la realizzazione di uscite mensili in cui circa 20 pazienti ospiti dell’Aias, gli operatori dell’Associazione e oltre dieci volontari del Cai vanno alla scoperta della montagna, seguendo percorsi ben definiti che li mettono a contatto con la natura, i suoi profumi ed i suoi colori.
Il rifugio “Casone Bucito” , luogo del cuore del Fai, ed il bosco circostante nel comune di Ruvo del Monte sono stati la location della prima esperienza di Montagnaterapia che si è consumata nel week end.
Una lunga ed interessante passeggiata tra querce, faggi ed habitat di rapaci sino al rifugio dove i ragazzi hanno trascorso il resto della mattinata impegnati in diverse attività.
“Si tratta della prima di 10 escursioni previste dal progetto della Montagnaterapia, promosso dal CAI sezione di Melfi e fortemente voluto dalla nostra Associazione – sottolinea la già presidente e responsabile del progetto Francesca Verrastro – Il gruppo dei partecipanti ha avuto modo di godere appieno degli effetti terapeutici della montagna e della natura, di visitare luoghi di grande bellezza ambientale e di arricchire il bagaglio di conoscenza del nostro splendido territorio.
Ma non solo, perché il progetto della Montagnaterapia continuerà nelle aule e nei laboratori dell’Aias prima e dopo ogni escursione con il prezioso lavoro dei nostri educatori che trasformeranno i dati esperienziali in apprendimenti stabili e consapevoli per i nostri ragazzi, in perfetta armonia con gli obiettivi e gli intenti statutari della nostra Associazione, impegnati a garantire, per loro, le migliori possibilità di crescita personale, umana e intellettiva”.
Un’esperienza positiva, dunque, evidenziata anche dal presidente del Cai di Melfi, Michelangelo Moscaritolo che spiega come “da anni la sezione del Cai abbia sostenuto l’esperienza della Montagnaterapia, iniziando, dopo l’ondata del covid, a farlo anche con una struttura privata”.
“Non abbiamo fatto solo una camminata ma un’attività sponsorizzante “ conclude il presidente, ricordando il valore storico e paesaggistico di “Casone- Bucito”. Valore evidenziato anche dal sindaco di Ruvo del Monte, Michele Metallo, che ha definito “importante” il progetto Aias- Cai.
“Stiamo tentando di dare nuova vita ad un bellissimo bosco che insieme alla Fiumara rappresenta una eccellenza – commenta il primo cittadino di Ruvo – Condividerlo con persone fragili è una cosa eccezionale”.
Il progetto della Montagnaterapia dell’Aias di Melfi – Matera con la sezione federiciana del Cai andrà avanti sino all’autunno, con due escursioni al mese, e laboratori di arte e dell’orto. All’iniziativa hnno partecipato anche il Vice Sindaco di Ruvo del Monte Giovanni Marino e la Presidente della Pro Loco di Ruvo Serena Grieco, la quale, entusiasta dell’iniziativa, ha prospettato la possibilità di nuove attività future con l’AIAS di Melfi-Matera.