A Trieste i Fulmini di LaChapelle illuminano l’idea di umanità
In mostra fino al 15 agosto la carriera dell'artista in 92 opere
Una serie di fenomeni naturali che, uniti alle azioni dell’uomo, del caos e del paradiso, sanno generare una forza dirompente in grado di cristallizzare e illuminare l’attimo.
Sono i ‘Fulmini’ che David LaChapelle espone al Salone degli Incanti di Trieste.
Opera dopo opera – sono 92 le foto esposte – si ripercorrono gli anni di carriera dell’artista e fotografo americano, uno dei più influenti nel panorama internazionale, e si mettono a nudo le sue riflessioni sull’umanità, contraddistinte dal linguaggio narrativo ed espressivo dell’allegoria.
La mostra, inaugurata alla presenza dell’artista, è curata dallo Studio David LaChapelle, sotto la direzione artistica di Gianni Mercurio, ed è promossa da Regione Fvg e Comune di Trieste.
L’allestimento è organizzato da PromoTurismoFvg, in collaborazione con Madeinart. La mostra sarà visitabile da domani al 15 agosto.
Il filo conduttore di Fulmini sono le due fasi artistiche della carriera di LaChapelle: la prima è il racconto dissacrante e ironico del decennio a cavallo del nuovo millennio, attraverso la rappresentazione di personaggi della musica, cinema, moda e politica.
Si passa poi a una fase più mistica e intima, in cui emerge l’impatto nell’arte del passato e la ricerca di se stesso nella natura. Esposte anche dieci immagini in formato extralarge.
ANSA