Per il sindacato confederale Cgil, Cisl e Uil, Def Basilicata generico e senza risultati
E’ stato definito “senza respiro e approfondimento, pedissequo del Pnrr ed elaborato senza dialogo sociale”, il Documento di economia e finanza della Regione Basilicata da parte di Cgil, Cisl e Uil, in una nota a firma dei tre segretari regionali, Fernando Mega, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli.
I sindacati hanno evidenziato “azioni molto generiche, senza alcun indicatore di risultato”, incentrando l’analisi su punti più del documento del quale quello prioritario è stato “la mancanza di un vero piano del lavoro. Ne chiediamo la riscrittura, con la descrizione delle ricadute in termini di incremento di reddito e di opportunità di lavoro, oltre alla definizione di come e con chi si attuano i progetti e le azioni”, hanno commentato. Sulla tutela della salute – è scritto nella nota congiunta – “le risorse del Fesr e Fse plus sono finalizzate a innovazione e ammodernamento, ma non al personale e al suo incremento. Non ci sono risorse regionali destinate, né per superare la vertenza sulle stabilizzazioni Covid né per l’implementazione dei fondi per la valorizzazione del personale. I risultati attesi sono gli obiettivi della missione 6 del Pnrr , ad oggi lontanissimi”.
“Non vi è traccia di alcuna misura straordinaria – hanno continuato – per il sostegno al welfare aziendale che si intende realizzare, nel settore del lavoro femminile”, mentre su ricerca e innovazione “non vi è traccia nel disegno di legge stabilità e in quello di bilancio 2023-2025 di un incremento della spesa, ma si assiste alla destinazione di risorse in manifestazioni occasionali e interventi spot”. L’analisi di Cgil, Cisl e Uil, inoltre, ha riguardato l’equità sociale, per la quale hanno chiesto “un incremento significativo delle risorse economiche e della spesa per le politiche sociali” e il programma della forestazione in cui “non si motivano le azioni previste”. “E non viene chiarito – hanno aggiunto – come la Regione intenda procedere all’indicata formula associativa delle unioni dei comuni per il riordino dei governi locali”. “Occorre – concludono- Mega, Cavallo e Tortorelli – un luogo deputato al confronto permanente con il sindacato, come scelta strategica di partecipazione e di rafforzamento delle misure della programmazione regionale”.